Insignito dall'aiac

Odiato o amato, Cudini è l’allenatore dell’anno: a lui il premio “Vincenzo Cosco”

Il tecnico del Campobasso calcio è stato indicato dal Consiglio direttivo dell'Associazione italiana allenatori calcio del Molise. Alla cerimonia presente anche Renzo Ulivieri presidente degli allenatori italiani

Personaggio dibattuto e riservato, tra le sue qualità non spicca l’esuberanza ma è evidente invece il suo rigore e la sua serietà. Notare un suo sorriso, anche durante le conferenze post-match, è un evento raro e quando apre bocca lo fa soprattutto per difendere i suoi “ragazzi”, il “gioco”, la “volontà degli undici in campo”. E lo fa al di là del risultato.

Mirko Cudini, allenatore rossoblù che ha catapultato il Campobasso in serie C – e che per la serie C continua a lavorare con evidente attenzione e dedizione – pretende ogni giorno il massimo. E non soltanto in partita.

Si potrebbe fare un elenco sommario sul fatto del perché il mister elpidiense riceva spesso polemiche da una fetta di tifosi, in particolare per la scelta del modulo che inserisce in campo o per le metodiche sostituzioni a pochi minuti dal triplice fischio. Tuttavia, sta di fatto, che l’allenatore rossoblù è al momento fra i migliori del girone. E uno dei primi ad incoronarlo tale è stato Zdenek Zeman: “Il Campobasso gioca un bel calcio. E’ una squadra organizzata che mi piace e che sa quello che fa. Sono forse più ordinati di noi”.

D’altronde anche uno come Marcello Lippi contestato alla prima partita nel mondiale in Sudafrica 2010 per quel pareggio con il Paraguay  -squadra non irresistibile eppure capace di segnare per prima su calcio piazzato – replicò a muso duro alle violente polemiche dei tifosi: “Tutti mister sugli spalti”.

A Mirko Cudini è stato consegnato il premio alla memoria di “Vincenzo Cosco”, l’allenatore di Santa Croce di Magliano scomparso prematuramente. Un premio che arriva su indicazione del Consiglio direttivo dell’Associazione italiana allenatori calcio del Molise. A suggellare l’investitura di Cudini come migliore direttore tecnico, anche il presidente degli allenatori italiani Renzo Ulivieri, ieri sera a Campobasso. Ulivieri ha parlato di “calcio propositivo” ricordando il buon lavoro di Cudini portato sul campo lo scorso anno ma anche durante  quello in corso.

Mister Cudini, outfit scuro e mai banale, capelli raccolti e sempre ordinati, consapevolezza dei propri mezzi, atteggiamento prudente e un amore viscerale per la mission che lo vede in prima linea, ha ricevuto il premio dalla vedova di Mister Cosco, Silvana Marinaro, ringraziando tutti i presenti.

La sua capacità di capire il Campobasso e il lavoro in itinere per conoscerlo a fondo, la strategia di sfruttare il carattere ruvido e deciso per iniettare le sue idee nella mente dei suoi giocatori, finora sono elementi che prevalgono su qualsiasi altra opinione. Perché i risultati arrivano e arrivano grazie “ad un lavoro corale, condiviso e metodico”.

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