La sentenza

Violentò tre bambini di dieci anni: condannato ragazzo che all’epoca aveva 14 anni

Oggi maggiorenne, l'imputato è stato condannato a tre anni (pena sospesa) dal Tribunale per i minorenni di Campobasso per i fatti relativi al Natale del 2015 avvenuti in un piccolo comune alle porte del capoluogo

Non hanno ancora compiuto la maggiore età i tre ragazzi violentati in un piccolo paese vicino Campobasso nel 2015 da un conoscente che venerdì 17 dicembre è stato condannato a tre anni, pena sospesa, in un delicatissimo processo che si è svolto dinanzi al Tribunale per i minorenni del capoluogo.

Violenza sessuale, questa la pesante accusa a carico del giovane (oggi maggiorenne) che avrebbe stuprato durante il periodo natalizio di sei anni fa quelli che all’epoca erano solamente dei bambini. L’imputato è stato riconosciuto colpevole dal giudice Gian Piero Scarlato che ha accolto senza riduzioni di pena la richiesta di tre anni di condanna del pubblico ministero Rossana Venditti.

I fatti, accertati anche da perizie, incidenti probatori, indagini e testimonianze, si sono svolti in un piccolo comune a due passi da Campobasso tra il 12 e il 13 dicembre del 2015. Lui a quel tempo aveva 14 anni, loro appena 10: avvicinati ai mercatini natalizi furono portati in una strada buia e violentati. Un terzo episodio di violenza sarebbe avvenuto qualche mese prima sempre su un bambino del posto che aveva la stessa età degli altri due.

Inizialmente i procedimenti a carico del condannato in primo grado erano due: uno riguardava i fatti avvenuti alla vigilia e nel giorno di Santa Lucia, il secondo si riferiva ai fatti precedenti a quelle due date. Dopo l’udienza preliminare i procedimenti sono stati riunificati tanto che il pronunciamento di condanna di venerdì 17 si riferisce a tutti e tre gli episodi di violenza sessuale.

Il paese fu profondamente scosso da quei fatti che vennero a galla e dal clima di veleno che si creò tra le famiglie dei ragazzi che in un comune piccolo si conoscono inevitabilmente. Poi in paese è calato il silenzio, come a voler dimenticare quella che è a tutti gli effetti una pagina buia che spacca e divide una piccola comunità. Almeno fino ad oggi.

Ha difeso l’imputato l’avvocato Vincenzo D’Apolito, per le persone offese erano tre i difensori: Demetrio Rivellino, Fabio Zoccolo e Michele Alicino

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