Campobasso

Alla Colozza lezione in palestra e senza banchi: debutto a scuola da dimenticare

Disagi per i piccoli delle classi che devono essere trasferite nell'immobile di proprietà di un imprenditore: i lavori per realizzare le aule scolastiche sono in ritardo. "I bimbi oggi hanno disegnato inginocchiati con il foglio sulla sedia", la segnalazione di una mamma. La replica dell'assessore comunale all'Istruzione: "Purtroppo i finanziamenti ministeriali sono arrivati in ritardo e non abbiamo potuto stipulare prima il contratto di locazione con il privato".

Non dimenticheranno tanto facilmente il primo giorno di scuola. Non solo perchè per gli alunni della prima della ‘Colozza’ era il ‘debutto’ alle elementari, ma anche perchè oggi non hanno avuto nemmeno la possibilità di fare lezione in una classe ‘normale’, dotata di banchi normali. E sono tornati a casa forse più stanchi dopo essere stati seduti a terra a disegnare.

Si sono svolte nella palestra dell’istituto comprensivo le lezioni dei bimbi della prima elementare che, ad un certo punto della mattinata, hanno ricevuto anche la visita del sindaco Roberto Gravina accompagnato dall’assessore all’Istruzione Luca Praitano e dalla dirigente scolastica Maria Antonietta Rizzo.

“Non so come non si sia vergognato ad andare dai bimbi che hanno disegnato inginocchiati con il foglio sulla sedia“, la lamentela di una madre. Lei e altri genitori non sapevano la ‘sorte’ che sarebbe toccata ai loro figli: un primo giorno di scuola che doveva essere di festa per il ritorno alla normalità e che è stato un disastro. Molto probabilmente le lezioni continueranno in questo modo per qualche altro giorno.

A causare i disagi il mancato completamento dei lavori nell’edificio di proprietà di un privato (l’imprenditore Santoro, ndr) con cui l’amministrazione comunale ha stipulato un contratto di locazione di un anno utilizzando i fondi covid stanziati dal Governo. L’immobile di via Insorti d’Ungheria a Campobasso quindi quest’anno ospiterà quattro classi dell’istituto comprensivo ‘Colozza’, una delle quali oggi – come dicevamo – ha fatto lezione in una palestra senza nemmeno i banchi.

“I lavori non sono stati completati in tempo perchè purtroppo i finanziamenti ministeriali sono arrivati in ritardo“, sottolinea l’assessore all’Istruzione Luca Praitano. “Senza quei soldi in cassa, non potevamo sottoscrivere il contratto con il privato per l’affitto dell’edificio. Se la dirigente scolastica ci avesse chiesto di posticipare l’inizio delle lezioni anche per questa classe, l’avremmo fatto”. 

Nello stabile, di due piani (uno da 270 metri quadrati e l’altro da 170), sono state realizzate tre aule di cui una Covid più una professori al primo piano, mentre al piano terra ci sono altre due aule più un ampio salone. E’ dotato di servizi igienici (due al primo piano e tre al piano terra). Lavori svolti dallo stesso proprietario, Santoro, sulla base delle indicazioni della dirigente scolastica. In cambio ha stipulato un contratto di locazione per un anno con il Comune di 65 mila euro (53.000 euro, con Iva e la conduzione).

“Oggi – aggiunge l’assessore – ci accusano che l’amministrazione ha aperto le scuole in ritardo. E’ vero, ma io vorrei ricordare che ci sono dei tempi burocratici da rispettare e chi ha amministrato prima di noi lo dovrebbe sapere (il riferimento è al capogruppo del Pd Giose Trivisonno che con un post ha attaccato ‘amministrazione M5S, ndr)”. Infine, puntualizza Praitano, “abbiamo ricevuto dal Ministero 140mila euro di fondi covid, li abbiamo impiegati tutti”.

I problemi lamentati dai genitori degli alunni della scuola Colozza purtroppo non sono stati gli unici. Non sono tornati in classe nemmeno i piccoli dell’asilo di via Tiberio: anche in questo caso era necessario completare l’intervento di rifacimento del linoleum sul pavimento (realizzato ex novo perchè alcune porzioni si erano rialzate e si rischiava di inciampare). E sono rimasti a casa anche gli alunni della ‘Nina Guerrizio’ di via Berlinguer dove è stata ricavata un’aula in più per garantire il rispetto delle misure di sicurezza anti-contagio. (SP)

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