La proposta

Piano vaccini, il Pd: “Investire i risparmi dei Comuni per contratti a medici e infermieri”

I consiglieri del centrosinistra al Comune di Campobasso Battista, Trivisonno, Salvatore e Chierchia: "I vaccini, soprattutto in Molise, sono, oggi, a quanto pare, l'unica arma per mettere in sicurezza le vite dei cittadini"

Anche i Comuni possono dare un contributo alla campagna vaccinale anti-covid: ne sono convinti i consiglieri del centrosinistra al Comune di Campobasso Antonio Battista, Giose Trivisonno, Alessandra Salvatore e Bibiana Chierchia che hanno elaborato una proposta inviata ai sindaci.

“È da marzo 2020 che proponiamo inutilmente soluzioni – rivendicano gli esponenti della minoranza – alcune delle quali sono solo oggi prese in considerazione”.

Ecco l’idea proposta questa volta: “Lanciamo un appello a tutti e 7 i Comitati Sindaci (che decidono dei bilanci dei 7 Ambiti Territoriali Sociali del Molise) ed, in primis, a quello di Campobasso: come per lo scorso anno, si produrranno (purtroppo) dei risparmi di spesa per servizi si cittadini non erogati a causa della pandemia. Queste somme, oggi già calcolabili, unite ad altre eventuali risorse, possono essere impiegate per contrattualizzare direttamente medici ed infermieri (da individuare sulla base delle graduatorie già esistenti in regione e, se necessario, fuori regione) disponibili a dedicarsi esclusivamente alla inoculazione dei vaccini anti-covid, magari nei luoghi messi a disposizione dagli enti locali per vaccinazioni di massa”.

Pd Campobasso Battista Chierchia Salvatore Trivisonno

Per i quattro consiglieri del centrosinistra “sarebbe un contributo importante che i Comuni molisani, tramite gli Ambiti Sociali, potrebbero offrire alla campagna di vaccinazione, mettendolo sul tavolo del nuovo commissario straordinario Figliuolo, che sta pianificando, in queste ore, le operazioni organizzative e logistiche con i Presidenti delle Regioni. I vaccini, soprattutto in Molise, sono, oggi, a quanto pare, l’unica arma per mettere in sicurezza le vite dei cittadini, a partire da quella delle persone che rischiano di più per condizioni personali e per esposizione quotidiana al rischio di contagio”.

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