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Partono i vaccini per le persone down. In ripresa le immunizzazioni in Molise

Sono iniziate questa mattina, così come era stato anticipato, le vaccinazioni nel centro diurno per disabili “Casanostra” a Campobasso. Nella sede di via Montegrappa i ragazzi con sindrome di Down e i rispettivi genitori, in qualità di caregiver, si sono sottoposti alla vaccinazione che, tra le altre cose, salverà anche il centro, dal momento che il rischio di contagio è altissimo per le persone più fragili, per le famiglie e per gli stessi operatori. La Aipd (Associazione Italiana persone Down) che aveva avanzato la richiesta di vaccinazione al commissario, alla Regione e all’Asrem, è soddisfatta perché l’istanza è stata accolta dopo mesi di solleciti.

Finalmente oggi è iniziata la vaccinazione che, fa notare Giovanna Grignoli – la responsabile del centro – “non poteva capitare in un momento migliore visto che proprio ieri domenica 21 marzo è stata celebrata la giornata mondiale della sindrome di Down”.

Intanto il Molise riparte di slancio con la campagna vaccinale e si conquista una delle prime posizioni nazionali nella “classifica” delle regioni che sono riuscite a somministrare più dosi per mille abitanti. Secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute il Molise è al terzo posto, subito dopo realtà virtuose come Bolzano o l’Emilia Romagna. Merito di una organizzazione che ha preso piede in maniera più efficiente dell’esordio, con spazi perfettamente sistemati come la Cittadella dell’Economia, il PalaUnimol, l’Auditorium di Isernia, (oltre a centri minori da Trivento a Larino ad Agnone) e l’ospedale da campo a Termoli, dove la Croce Rossa garantisce una organizzazione “svizzera”.

Oggi la nostra regione registra il 90% di dosi somministrate sul numero di dosi consegnate: 47.675 su un totale di 52.975.

Sono il 15,77% le dosi di vaccino somministrate rispetto al numero di abitanti (302mila): 10,95% le prime dosi mentre sono il 4,82% le seconde dosi. (QUI I DATI)

Per quanto riguarda la tipologia, l’ultimo dato si riferisce a ieri sera e parla di 38mila circa vaccini Pzifer, 6200 vaccini AstraZeneca, 2200 vaccini Moderna.

Dati mediamente buoni, ma non significa che vada tutto bene e non ci siano segnalazioni di disservizi e ritardi. Gli over ’80 immunizzati, per esempio, sono poco più di 4300. La maggioranza aspetta ancora di essere chiamata. Come pure i cardiopatici, i diabetici, gli obesi che si sono prenotati nella scorsa settimana: non sanno ancora quando potranno vaccinarsi.

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