I dati

Vaccini, la campagna non si ferma: 10mila dosi disponibili. Immunizzati due anziani su tre

Il dato del 100% delle dosi fatte era dovuto a un mancato aggiornamento della piattaforma. I vaccini ci sono e si prosegue con le somministrazioni, mentre circa 18mila over 80 hanno ricevuto almeno la prima iniezione

No, il Molise non è costretto a fermare la propria campagna vaccinale. Il timore era dovuto a quel 100% di vaccinazioni effettuate in proporzione alle dosi consegnate che emergeva nella serata di ieri dai dati del sito nazionale e di quello regionale. Ma si è trattato di un semplice problema di aggiornamento della piattaforma sui vaccini.

Stamattina infatti risultano essere 65.505 le dosi di vaccino anti covid-19 consegnate alla regione Molise dall’inizio della campagna vaccinale. Visto che quelle somministrate sono oltre 56.000 è chiaro che ci sono quasi 10mila dosi ancora da iniettare prima dell’arrivo del prossimo carico all’inizio della settimana di Pasqua.

La nostra regione quindi non è al 100% delle dosi somministrate, bensì al’85% circa, un dato che pone comunque il Molise fra le prime regioni per vaccini fatti in proporzione a quelli consegnati, sebbene la classifica sia estremamente variabile. Secondo il sito del Governo infatti, la nostra regione al mattino di sabato 27 marzo è al sesto posto nazionale con una percentuale di somministrazione superiore alla media italiana. Quindi nessuno stop e si continuerà normalmente a vaccinare anche durante questo fine settimana.

Il portale regionale della campagna di vaccinazione è stato ulteriormente aggiornato nelle scorse ore e ci sono finalmente i dati specifici per ogni categoria che ha già potuto usufruire delle inoculazioni di preparati anti covid-19. Nello specifico delle 56.213 dosi somministrate, dato di stamattina alle ore 12 circa, sono 43.335 le dosi Pfizer-BioNTech inoculate, 9.326 di AstraZeneca e 3.552 di Moderna.

Da ricordare che finora sono 48.605 le dosi Pfizer-BioNTech arrivate in Molise, 12.300 quelle di AstraZeneca e 4.600 quelle di Moderna. Attualmente il 13% circa degli abitanti della regione Molise ha ricevuto almeno una dose, mentre ha ricevuto anche il richiamo il 5,5% dei molisani.

È importante sapere che fra gli ultraottantenni che hanno aderito alla campagna vaccinale, sono 16.387 quelli che hanno ricevuto almeno una dose e 7.124 quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose.

Quasi completata l’immunizzazione totale degli ospiti delle Rsa, poiché sono 2.280 coloro che attualmente vivono nelle residenze sanitarie assistenziali e che hanno avuto la prima dose e 2.083 quelli che sono stati sottoposti anche al richiamo.

Si può ipotizzare che, essendo gli ospiti della Rsa in larghissima parte ultraottantenni, in Molise oltre 9mila anziani siano stati immunizzati (oltre 7.100 più 2.000). Visto che da dati Istat gli over 80 nella nostra regione sono circa 26mila (ma non si quanti abbiano aderito), si può dedurre che più di un terzo degli anziani molisani è stato vaccinato completamente. Inoltre due su tre (16.300 più 2.200, quindi oltre 18.500) hanno avuto almeno una dose.

Per quanto concerne il personale sanitario, 7.311 operatori hanno ricevuto almeno una dose e 5.983 anche il richiamo.

Un po’ più indietro per quanto riguarda i richiami il personale scolastico ma questo è ben comprensibile, poiché per questa categoria si è scelto di somministrare il vaccino AstraZeneca che come è noto può attendere fino a 84 giorni per la somministrazione della seconda dose. Sono 5.999 gli operatori del personale scolastico sottoposti alla prima iniezione, ma soltanto 15 hanno ricevuto anche il richiamo.

Vaccini astrazeneca palazzetto Unimol

Anche per i soggetti estremamente vulnerabili procede la somministrazione che è iniziata nei giorni scorsi e che vede attualmente 3.013 persone fragili immunizzate con una sola dose e 75 con entrambe le dosi. Per quanto riguarda i conviventi e assistenti di persone estremamente vulnerabili finora sono state somministrate soltanto 80 prime dosi e nessuna seconda dose.

Infine le forze armate, anche queste immunizzate con il preparato AstraZeneca. Finora 1.827 le persone che hanno ricevuto la prima inoculazione e 19 quelle che hanno avuto anche il richiamo.

Il prossimo passo, probabilmente dopo Pasqua, sarà l’apertura delle adesioni ai vaccini alle persone con più di 70 anni, poiché come ribadito dal Governo si dovrà procedere in tutta Italia per categorie d’età e non certo in base alla professione.

Al netto di alcune storture, incongruenze e qualche presunto abuso (come il caso delle aziende del gruppo Patriciello), la campagna vaccinale molisana sta procedendo con una certa regolarità e ha ottenuto anche un rinforzo dalla task force inviata nei giorni scorsi dal commissario per l’emergenza covid Francesco Paolo Figliuolo. Si tratta di una squadra composta da un medico, due infermieri e un autista che sta girando i posti più isolati della nostra regione per fare vaccini a domicilio, uno dei talloni d’Achille finora della campagna vaccinale molisana.

Attualmente nella nostra regione ci sono 21 punti di somministrazione compresa l’unità mobile, ma è probabile che dal mese prossimo ne vengano attivati altri, soprattutto se verrà dato il via libera a punti vaccinali nei paesi che hanno mostrato disponibilità di strutture pubbliche.

Fra i punti vaccinali che dovrebbero essere attivati al più presto c’è anche il PalAirino di Termoli che è pronto da ormai un mese ma per mancanza del personale necessario deve ancora attendere. In questo senso appare decisiva sia la convenzione con i medici in pensione.

Infine se l’accelerazione auspicata e più volte annunciata dal Governo Draghi e dal commissario Figliuolo si realizzerà per davvero, dalla seconda metà di aprile dovrebbero essere coinvolti sia i medici di base che potranno vaccinare all’interno dei propri Studi o in altre strutture individuate, ma anche i farmacisti con possibilità di inoculazione all’interno delle stesse farmacie. Da metà aprile inoltre inizieranno ad arrivare anche i vaccini monodose Janssen, prodotto dalla casa farmaceutica Johnson&Johnson.

 

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