Un altro brutale atto vandalico quello messo in atto durante la notte scorsa (13 settembre), quando un gruppetto di ragazzi ha sbalzato dalla sua sede la statua di Benito Jacovitti.
Il fumettista in bronzo, realizzato dall’artista termolese Michele Carafa, è finito a terra, su Corso Nazionale, dopo quella che si sospetta essere stata una azione mirata a causare più danni possibili, con l’aiuto di calci e verosimilmente anche di qualche attrezzo. Il perno che fissa la statua alla panchina, gettonatissima per selfie e scatti da immortalare anche dai tanti turisti e visitatori, è stato spezzato.
La denuncia arriva dallo stesso autore che ha realizzato l’opera nell’agosto 2018, sotto l’amministrazione di Angelo Sbrocca. Michele Carafa ne ha dato comunicazione intorno alle 7 questa mattina sulla sua pagina Facebook, in un messaggio accompagnato da forte amarezza ma anche legittima rabbia all’indirizzo dei responsabili – un gruppetto di 4 ragazzi – che sono stati filmati durante la fuga lungo il corso. E’ stato un giovane, ex alunno di Carafa, a tentare la rincorsa e a filmare l’accaduto dopo l’azione teppista, allertando le forze dell’ordine che hanno iniziato una indagine e stanno provando ad acquisire i filmati delle telecamere posizionate in zona.
È la seconda volta che i vandali colpiscono la statua di Benito Jacovitti, al quale è intitolato il liceo artistico di Termoli e che costituisce uno dei maggiori referenti del patrimonio culturale della cittadina adriatica. Poco dopo l’inaugurazione alla statua del noto fumettista era stato spezzato barbaramente il sigaro.
Intanto stamane, 14 settembre, la statua di Jacovitti è stata rimessa al suo posto dagli operai del Comune mandati dal sindaco Francesco Roberti. Le indagini per risalire ai responsabili dell’ignobile gesto proseguono e si sta acquisendo il filmato dalle telecamere più vicine nonché di quelle private.
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