Università degli studi del molise

Inaugurato l’anno accademico: “Unimol-cultura, binomio vincente. Ma basta tagli”

Ospite d’onore il professor Salvatore Settis, archeologo e accademico dei Lincei: “La Costituzione presuppone la salvaguardia dei beni culturali ma purtroppo negli ultimi 40 anni in Italia si sono fatte scelte schizofreniche, come quella di tagliare costantemente il personale del Ministero”. Il Rettore Luca Brunese: “Abbiamo 8mila iscritti, con 287 docenti e 32 corsi di laurea. Il bilancio è in salute ma minacciato da alcune norme: non si può chiedere agli atenei di sobbarcarsi spese che dovrebbero essere statali. Speriamo nel nuovo ministro che ha un’esperienza accademica importante”.

Cultura. Eccola qui la parolina magica attorno alla quale è ruotata l’inaugurazione dell’anno accademico 2019/2020 dell’Università degli Studi del Molise. Non poteva essere altrimenti visto che l’ospite d’onore era il professor Salvatore Settis, archeologo, accademico dei Lincei nonché presidente del Consiglio scientifico del Louvre. Scelta più che azzeccata: sviscerati temi caldi, pregnanti, complessi e d’attualità.

“La bellezza salverà il mondo è una frase che va di moda negli ultimi tempi – dice Settis –. Ma io aggiungo: chi salverà la bellezza? Le persone. Che scarseggiano sempre di più, soprattutto nel Ministero dei beni culturali, ente fondamentale per la salvaguardia del patrimonio culturale”. L’archeologo di fama internazionale rincara la dose sulla passività della politica sull’argomento: “In Italia negli ultimi quarant’anni si è decimato il personale, una scelta schizofrenica senza alcuna giustificazione. Se non quella per la quale ci si genuflette sempre di più di fronte al mercato”.

Salvatore Settis

Per i motivi elencati, “i musei, luoghi deputati alla tutela dei beni culturali, non esistevano prima del 1734, anno in cui furono inaugurati i Musei Capitolini. Questo per dire che c’è una data d’inizio e anche una di fine, e forse se si continuano a perseguire certe scelte si può affermare che la morte dei musei non sia così lontana”. Soprattutto se si continua ad affermare, come succede spesso, che “i musei devono autofinanziarsi”.

Soluzioni? Non ce ne sono di sicure e oggettive. Ma si può perseguire l’insegnamento degli antenati: “La cultura in passato veniva tutelata non certo per scopi economici, come qualcuno sostiene. Ma perché si voleva lasciare qualcosa di importante, di bello, di piacevole, anche ai posteri. Ed è questa la strada da riprendere oggi, l’aspetto economico deve essere solo una parte del sistema non il sistema stesso”.

Il Rettore dell’Unimol, Luca Brunese, alla sua prima inaugurazione dell’anno accademico, parte dalle parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Le Università hanno un ruolo fondamentale nel contrasto a una certa cultura dell’odio e dell’intolleranza che si sta affermando in alcuni contesti. Faccio mie queste affermazioni”.

Platea Unimol

Poi sviscera alcuni numeri dell’Ateneo nostrano: “Attualmente ci sono 8mila iscritti, con 287 docenti e 32 corsi di laurea. Il bilancio è in salute ma minacciato da alcune norme che nei prossimi anni potrebbero avere effetti negativi. Il riferimento è alla legge che prevede che siano gli atenei ad adeguare gli stipendi dei docenti e stesso discorso è stato fatto per la no tax area. Tutto ciò potrebbe portare al collasso del sistema. Speriamo nel nuovo ministro che ha un’esperienza accademica importante”.

Il sindaco del capoluogo, Roberto Gravina, conferma che il territorio lavora in sinergia con l’Ateneo: “I confronti con il rettore Brunese sono frequenti e insieme stiamo valutando idee e progetti da poter intraprendere a breve. Abbiamo aperto un ulteriore dialogo con l’Università degli Studi del Molise chiedendole di affiancare, come partner, la nostra amministrazione nell’innovativo sistema di trasmissione dati Li-Fi che abbiamo intenzione di sviluppare e mettere in pratica proprio nelle strutture bibliotecarie e museali presenti in città, comprese quelle universitarie”.

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