Colletta alimentare

É il giorno della solidarietà: “Non ho possibilità economiche ma penso a chi sta peggio di me”

Persone che hanno poche possibilità economiche e conoscono il peso delle difficoltà, mamme, giovani, anziani, persone fortunate ed insegnanti che vedono bambini a scuola senza merenda. Tutti a donare nei supermercati per la ventitreesima giornata della Colletta Alimentare. I prodotti raccolti saranno poi distributi ai 5mila bisognosi assistiti in Molise dal Banco Alimentare

“All’inizio non avevo preso la busta della colletta alimentare perché avevo pochi soldi in tasca, ma poi sono tornata indietro e ho trasferito la mia spesa nella busta gialla della colletta e l’ho donata. Questo perché nonostante non abbia possibilità, penso sempre a chi sta peggio di me. Quello che provo nel cuore vince su tutto”. Questa è la testimonianza di una signora di sessant’anni che preferisce non farsi fotografare. Come lei, molti altri che capiscono perfettamente cosa significhi essere in difficoltà. Quanto sia difficile mandare avanti una famiglia. La fortuna di avere cibo e acqua calda. E questa non è retorica.

Nei supermercati di Campobasso c’è grande movimento per la ventitreesima edizione della colletta del Banco Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus. Nei circa venti punti vendita aderenti a Campobasso, troviamo persone che donano beni di prima necessità. Giovani, anziani, persone sfortunate e altre che, invece, nella fortuna, condividono qualcosa con chi è in difficoltà a causa della durezza della vita.

“Mi sento fortunata perché la mia famiglia e i miei bambini hanno tutto perché noi lavoriamo”, racconta una signora mentre lascia la busta nei carrelli dei volontari. È una mamma e una professoressa. “Per via del mio lavoro – rivela – vedo molti bambini a scuola senza merenda. Capisco l’importanza del gesto di oggi e continuerò sempre a donare”.

Poi c’è Ernesto che alla bellezza di ottant’anni, mentre corre via dal supermercato dice solo a gran voce: “Bisogna aiutare sempre”. E c’è Tina. Una signora distinta, dagli occhi dolci. “Mio padre è morto di leucemia e da quel momento sento ancora di più l’importanza di donare. Non solo per la ricerca ma anche in questi casi. Sperando che davvero i bisognosi possano sentire l’aiuto e la vicinanza”.

poveri banco alimentare Campobasso

Tante le mamme che lasciano prodotti per bambini. Tanto fa l’empatia. “Siamo essere umani – dice mamma Laura. – Chiunque in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo può avere bisogno. La mia famiglia fa tanti sacrifici, per questo non posso girare la testa dall’altra parte e dono, nel mio piccolo, beni di prima necessità”.

Gesti fraterni e gratuiti. Dimostrazioni di solidarietà. “La carità – come dice Gianni, uno dei volontari – che non ha colori perché il cuore è di tutti”. Accanto a lui, arriva poco dopo una ragazza americana, dal bellissimo sorriso. Anche lei lascia la busta gialla della spesa. “L’altro ieri è stato il Giorno del Ringraziamento e io lo vivo anche così, lasciando la spesa in dono a chi non è fortunato come me”.

poveri banco alimentare Campobasso

Sono mille i volontari del Banco alimentare e delle altre associazioni coinvolte, che oggi accolgono le persone nei supermercati. Raccolgono alimenti per l’infanzia, tonno in scatola, riso, olio, legumi, sughi, pelati e biscotti da distribuire durante l’anno alle 4.698 persone bisognose assistite dal Banco Alimentare in Molise. Sono 33 gli enti convenzionati, tra mense dei poveri, associazioni di volontariato, Caritas e parrocchie.

poveri banco alimentare Campobasso
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