Le cose più belle nascono da piccole scintille e così è stato per l’avventura di “Insieme per curare“, il progetto realizzato dalla Federazione Gene del policlinico Gemelli di Roma, nato dalla buona volontà di famiglie, medici ed istituzioni vicini a tanti bambini costretti a sottoporsi ad operazioni neurochirurgiche. L’iniziativa mira, infatti, all’acquisto di strumenti altamente tecnologici che in endoscopia permettono interventi molto meno invasivi di quelli tradizionali e ne riducono le conseguenze fisiche e psichiche. Macchinari che l’ospedale grazie all’azione di “Gene” può così acquisire in tempi brevi.
Una iniziativa che col tempo ha coinvolto gruppi di persone in molti angoli d’Italia e anche in Molise. Le prime a muoversi sono state due mamme: Antonella, toccata direttamente dal problema, e la sua amica Melina. Sono partite in sordina con piccole raccolte fondi tra amici e conoscenti fino ad organizzare una cena di beneficenza, prevista per domani sera (5 ottobre), finalizzata all’acquisto di un endoscopio per interventi neurochirurgici meno invasivi sui bambini. Uno scopo nobile che sta riscuotendo un notevole successo.
L’appuntamento è per domani sera, alle 20.30, all’hotel San Giorgio di Campobasso. È il secondo anno che il progetto “Insieme per curare” viene sostenuto in Molise. Quest’anno è stata coinvolta anche l’amministrazione comunale di Ripalimosani che si è fatta promotrice dell’evento ed ha messo a disposizione tempo, strumenti e personale.
La cena sarà preceduta dalla presentazione del progetto a cura del professor Gianpiero Tamburrini, presidente della Federazione Gene e membro dell’equipe di Neurochirurgia del Policlinico Gemelli. Per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi ad Antonella (3772517284) e Melina (3286775879). Si può sostenere il progetto anche solo con donazioni spontanee. “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”, diceva Madre Teresa di Calcutta.
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