La novità

Svolta sul tracciamento: test rapidi equiparati a molecolari. Ripabelli: “Inevitabile, il sistema non regge piu'”

Il coordinatore del Cts Molise spiega perchè i test cosiddetti "rapidi" hanno una attendibilità in un momento d forte espansione del contagio. Da oggi Asrem ha deciso di inserire nella banca dat di sorveglianza Covid 19 anche i test antigenici, invitando farmacie e laboratori e inserire gli esiti direttamente sulla piattaforma che conteggia i casi. Una procedura coerente con le decisioni sulla quarantena e l'isolamento a livello centrale.

Test antigenici equiparati ai molecolari. Il tracciamento in Molise è andato in tilt, come peraltro sta accadendo ovunque a fronte di numeri di contagi che aumentano in modo esponenziale, e i tamponi cosiddetti rapidi diventano uno strumento di indagine diagnostica meritevole di essere considerato nella conta giornaliera dei numeri dei nuovi casi di infezione.

A partire da oggi le farmacie e i laboratori di analisi cliniche del Molise dovranno trasmettere i risultati dei tamponi antigenici eseguiti sul sistema informatico in uso per la sorveglianza del covid-19. Lo ha annunciato il direttore generale Asrem Oreste Florenzano, spiegando che la nuova procedura, per la verità invocata da mesi dal Comitato Tecnico Scientifico del Molise, serve ad “agevolare le attività di tracciamento e i successivi adempimenti, compresi quelli per la gestione dei green pass”.

Tamponi rapidi farmacia coda

Finora sui bollettini quotidiani della Asrem gli unici tamponi presi in considerazione sono stati quelli molecolari, processati dall’unico laboratorio attrezzato di tutto il Molise e cioè quello dell’ospedale Cardarelli diretto dal dottor Massimiliano Scutellà. Ora lo scenario è cambiato (oggi oltre 68mila casi in Italia) e l’altissimo numero di positività emerse negli ultimi 10 giorni dai tamponi rapidi, che si fanno in farmacia o nei laboratori, doppia il numero di casi in Molise e non può essere ignorato nel momento in cui diventa impossibile confermare il risultato con un molecolare. A causa dell’alta mole di richieste infatti i tempi di attesa per un molecolare Asrem oscillano tra i 7 e i 9 giorni. Troppi perché le richieste vengano evase coerentemente con la necessità di tracciare i contatti. Dunque si opta per inserire direttamente i dati degli antigenici nel sistema di sorveglianza dei casi positivi.

prof ripabelli unimol comitato scientifico

“Finalmente – commenta il professor Giancarlo Ripabelli, presidente del Comitato Tecnico Scientifico del Molise – si colma un vulnus che in un momento segnato dall’exploit di casi come questo rischiava di fornire cifre eccessivamente sottostimate rispetto ai positivi sulla popolazione residente in Molise”.

“I test antigenici – spiega Ripabelli, coordinatore del Cts e docente Unimol – hanno parametri di sensibilità e specificità più bassi dei test molecolari, ma nel momento in cui si ha una forte circolazione del virus come questo bisogna considerare che hanno valori predittivi positivi”. In sostanza calcolano la probabilità che un determinato numero di persone sia realmente stato infettato dal virus, al netto del margine di errore che possono dare.

Il professor Ripabelli da tempo sostiene la necessità da parte delle farmacie e dei laboratori di partecipare al monitoraggio epidemiologico fornendo i dati giornalieri dei test rapidi eseguiti, che sono diventati un numero spropositato in questo momento in cui dilaga omicron, variante ad altissima trasmissibilità che rende dunque necessario colmare le oggettive lacune del tracciamento tramite tamponi molecolari. Del resto, ricorda il coordinatore del Cts, le stesse linee guida e le circolari ministeriali suggeriscono la validità su larga scala degli antigenici in un momento a forte circolazione virale come è appunto questo.

Finora le farmacie e le cliniche inviavano le segnalazioni tramite posta elettronica ordinaria ma l’esito dei tamponi non è mai stato preso in considerazione per la stima della incidenza del virus rispetto al numero degli abitanti né per il calcolo dell’indice Rt.

“Ci sono stati forti ritardi – conclude il professore – e probabilmente una sottostima. Ma in ogni caso parliamo sempre di test antigenici eseguiti da un operatore competente, ben diversi da quelli che si acquistano e si fanno a domicilio, soggetti a una serie di variabili che non li rendono attendibili”.

leggi anche
Accappatoio e mascherina
Il vademecum
Quarantena, autosorveglianza, isolamento: facciamo chiarezza. La circolare del Ministero
commenta