Polizia venafro

Mezzo chilo di hashish e 850 euro in auto: arrestato corriere della droga, veniva ordinata su Telegram

Il giovane - 24enne di Tivoli - è risultato essere un corriere che stava provvedendo alla consegna di stupefacente ordinato tramite un canale Telegram.

Nel pomeriggio di lunedì scorso, nel corso di mirati servizi volti alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nel comune di Venafro, il personale della Squadra Mobile ha notato un soggetto che, dopo aver parcheggiato l’auto in una strada del centro cittadino, una volta sceso dal veicolo mostrava un comportamento che sin da subito insospettiva i poliziotti. Gli operatori hanno pertanto deciso di procedere ad un controllo di polizia.

All’atto del controllo, esteso anche al veicolo, il giovane – avendo realizzato di essere stato scoperto – ha consegnato spontaneamente una busta sottovuoto in cellophane trasparente, perfettamente termosaldata, occultata sotto il sedile posteriore dell’auto, contenente 10 cilindri a forma di lattine, al cui interno c’era “hashish”, per un peso complessivo di 504,37 grammi. Trovata, anche, la somma in denaro contante di 850 euro, suddivisa in banconote di vario taglio.

Gli immediati accertamenti hanno consentito di acclarare che la somma di denaro trovata era il provento di una precedente consegna di stupefacente effettuata poco prima in altra località. Di fatto il giovane è risultato essere un corriere che stava provvedendo alla consegna di stupefacente ordinato tramite un canale Telegram.

Condotto in Questura, il giovane identificato, D.P. le sue iniziali, ventiquattrenne di Tivoli, è stato arrestato in flagranza per il reato di detenzione e traffico di sostanza stupefacente e come disposto dal PM di turno, tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità giudiziaria che, nella mattinata di giovedì, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la misura degli arresti domiciliari.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari durante il quale gli indagati potranno far valere le loro difese ai sensi del codice di procedura penale.

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