Fornelli

Pensionato ritrova libretto postale del 1941 in un vecchio mobile del nonno: oggi vale 23mila euro

Mario Lancellotta ha scoperto in un cassettone nella casa abbandonata di Fornelli, mentre esplorava il fondo di un vecchio mobile, un libretto postale datato 1941, appartenuto al nonno Alberto, dichiarato disperso durante la campagna di Russia nel 1943. L'associazione Giustitalia, alla quale ha dato mandato per il recupero, ha stimato tramite legali che il saldo di 979 lire oggi si può tradurre in una somma di circa 23mila euro

Ha ritrovato nella vecchia casa dei nonni un libretto postale datato 1941 e il titolo tra interessi legali, rivalutazione e capitalizzazione, oggi vale 23mila euro. Che il pensionato protagonista di questa vicenda è determinato ad avere come rimborso, e per questa ragione ha dato mandato all’Associazione Giustitalia, specializzata nel recupero di buoni postali e titoli di Stato.

Mario Lancellotta

E’ successo nel borgo di Fornelli, e lui è un pensionato di 84 anni, Mario Lancellotta, originario del Molise e residente a Castellammare di Stabia, provincia di Napoli. Poco tempo fa ha fatto una scoperta insolita nella casa disabitata ereditata nel borgo molisano. Nel fondo di un mobile a cassettoni, tra alcune fotografie, ha ritrovato un libretto postale risalente al 1941, intestato a suo nonno Alberto, dichiarato disperso nella campagna di Russia nel 1943.

Il libretto conteneva un saldo di 979 lire, che grazie agli interessi legali, alla rivalutazione e alla capitalizzazione, oggi si può tradurre in una somma di circa 23 mila euro.  Lancellotta ha chiesto il supporto dell’assistenza legale presso l’Associazione Giustitalia, che si è già attivata per ottenere il rimborso da Poste Italiane e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Secondo la legge, infatti,  entrambi gli enti sono responsabili del rimborso dei titoli emessi durante il Regno d’Italia, così come durante la Repubblica Italiana.

Nonostante l’eccezione della prescrizione sollevata da Poste Italiane, l’Associazione ha chiarito che il termine di prescrizione decade dalla data del ritrovamento del titolo, non dalla sua emissione. Inoltre, poiché Alberto Lancellotta è stato dichiarato disperso in guerra nel 1944, con ogni conseguenza di legge, la prescrizione non si applica.

“L’articolo 2935 del Codice Civile- chiarisce l’associazione Giustitalia, che opera a livello nazionale e internazionale – stabilisce che la prescrizione comincia a decorrere dal momento in cui il diritto può essere fatto valere. Nel caso specifico, la prescrizione decennale ha inizio dalla data del ritrovamento del titolo, considerando che Mario Lancellotta non era a conoscenza del suo credito prima di tale data. Inoltre, il credito non si è estinto neanche per il titolare originario, Alberto Lancellotta, poiché è stato dichiarato disperso in guerra nel 1944, con la conseguente interruzione della prescrizione”.

L’episodio di Mario Lancellotta non è unico: in Italia ci sono circa 10 milioni di titoli di credito “antichi” non riscossi e ancora riscuotibili. L’Associazione Giustitalia fornisce un vademecum per i risparmiatori interessati al recupero dei loro titoli, sottolineando che è possibile ottenere il rimborso a condizione che non sia decorso il termine prescrizionale di 10 anni.

La valutazione del valore attuale di un titolo “antico” dipende da vari fattori, ma in linea generale, si può avere un’indicazione considerando il potere di acquisto della lira all’epoca di emissione del titolo.

 

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