Capitale cultura

Il sindaco e il presidente invitano a ripartire: “Agnone ha vinto lo stesso. Non disperderemo il progetto”

A Roma oltre al primo cittadino Daniele Saia anche il Governatore Francesco Roberti che, nel complimentarsi con la città vincitrice, non ha nascosto il rimpianto. Unito alla consapevolezza, però, che il patrimonio e la qualità progettuale emersi da questa esperienza non vadano dispersi

Un punto di partenza, da quella che oggi è stata la sconfitta. A crederci sono sia il primo cittadino di Agnone che il Governatore del Molise. C’era infatti anche il presidente della Giunta Regionale, Francesco Roberti, stamane 14 marzo 2024, a Roma, nella Sala Spadolini al Ministero della Cultura, per la cerimonia di proclamazione della Capitale Italiana della Cultura 2026 su cui non solo Agnone ma tutta la regione ha profuso le sue speranze per una vittoria che sarebbe stata anche un ‘riscatto’, in primis delle aree interne.

Come noto ad essere proclamata Capitale Italiana della Cultura 2026 è stata la città dell’Aquila con il progetto “L’Aquila. Città Multiverso”.  “Al capoluogo regionale abruzzese, al sindaco Pierluigi Biondi e al team che ha lavorato al progetto vincitore – il commento del Presidente Francesco Roberti – vanno i complimenti e l’in bocca al lupo per l’esperienza che attenderà tutta la comunità territoriale e regionale”.

“Da parte nostra – ha proseguito il Presidente Roberti – abbiamo fatto il tifo per la città di Agnone, con cui abbiamo condiviso questa esperienza, fatta di lavoro, passione, amore per la propria città e orgoglio di far parte di una regione che, come già ho avuto modo di dire, quando si unisce riesce a far cose meravigliose”.

Agnone 2026: Fuoco dentro. Margine al centro è arrivato in finale ed è un progetto di qualità, entusiasmante e importante, su cui hanno lavorato tanti professionisti del nostro territorio – ha sottolineato ancora Roberti –. Proprio per questo motivo, non disperderemo questo patrimonio culturale e, ora, lavoreremo affinché quanto previsto dall’iniziativa, volto alla valorizzazione del nostro territorio e delle aree interne, possa essere portato avanti. D’altronde, anche il presidente della Giuria, nel complimentarsi con le dieci città finaliste, ha auspicato che tutti i progetti non vengano dispersi, anzi aiutati e supportati, in quanto espressione della cultura, delle tradizioni, della storia e dell’economia dei rispettivi territori”.

Il sindaco Daniele Saia ha evidenziato gli stessi concetti. “Ha vinto Agnone, ha vinto il Molise. Non abbiamo ottenuto il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026, ma abbiamo vinto perché abbiamo imparato una lezione ancora più importante: anche il margine può essere centro. Lo abbiamo dimostrato attraverso il grande spirito di coesione e partecipazione attorno alla candidatura dell’Atene del Sannio. Agnone è stata protagonista per mesi sulla stampa nazionale e locale, i video promozionali hanno raggiunto il record di visualizzazioni e sono stati condivisi in tutto il mondo, numerosi i turisti che hanno visitato il nostro borgo dopo l’annuncio delle 10 città finaliste. In giro per l’Italia ho parlato in continuazione del nostro centro e le risposte sono state sempre le stesse: “Agnone? Certo che la conosco!”. Una visibilità grandissima che si è estesa anche agli altri Comuni molisani.

Il Molise è stato uno abbracciando con calore le ambizioni di un piccolo borgo ricco di storia, arte e tradizioni. La definirei un’appassionata testardaggine che ha creato un senso di comunità che probabilmente non si vedeva da tempo. Da Campobasso a Isernia, da Termoli fino alle cime dell’Alto Molise. Ed è da questa prospettiva di unione e determinazione che ora bisogna ripartire. Il progetto “Fuoco, dentro. Margine al centro” non finisce di certo nel tritacarte. Non disperdiamo le forze, perché ci impegneremo per realizzare le iniziative previste nel dossier. Lo faremo anche con l’appoggio della Regione e di Roma, con il sostegno confermato dal presidente Roberti e dal ministro Sangiuliano”.

Le proposte erano state esplicate nel giorno dell’audizione pubblica, il 4 marzo. Di seguito il nostro articolo.

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Grazie a chi ha lavorato affinché tutto questo fosse possibile. Professionisti preparati e attenti, le migliori energie del nostro territorio. Adesso il sogno continua con una nuova direzione, verso Agnone capitale del margine. Il margine che tutto contiene e che tutto vede, il margine che vuole raccontare storie di luoghi incontaminati e meraviglie senza tempo”, ha concluso il primo cittadino, che al di là dell’amarezza vuole ripartire da tutto ciò che si è costruito grazie a questa esperienza.

E Roberti lo ringrazia: “I complimenti per aver creduto in questa iniziativa, che ha fatto parlare della città di Agnone e del Molise per diverse settimane, vanno al sindaco di Agnone e Presidente della Provincia di Isernia, Daniele Saia, e a tutti coloro che hanno dato il proprio contributo al progetto. Espressione di chi lavora quotidianamente al servizio della collettività, perché orgoglioso delle proprie radici e dell’essere molisano”, ha concluso il Governatore.

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