Lavoro in team

Agnone capitale italiana della cultura, tutto il territorio al lavoro sul dossier per ampliare il progetto

Si sono svolti ad Agnone i lavori relativi all’implementazione e la disseminazione del progetto di candidatura di “Agnone 2026”, città finalista della competizione nazionale della Capitali Italiane della Cultura, promossa dal Ministero della Cultura come strategia finanziaria di sviluppo a base culturale. L’incontro ha rappresentato il quinto appuntamento sul territorio di sviluppo del dossier. Un lavoro costante che sta producendo grandi effetti anche sul profilo della comunicazione e sullo sviluppo di una comunità di sostenitori molto presenti che cresce giorno dopo giorno. Non mancano gli endorsement dai personaggi della cultura nazionale e dello spettacolo come quello pubblicato sui profili social ufficiali di Agnone 2026.

Agnone capitale cultura
Agnone capitale cultura
Agnone capitale cultura

“Una giornata molto importante sul profilo qualitativo in relazione ai risultati di disseminazione ed implementazione del progetto. Agli studenti  – ha spiegato Letizia Bindi, docente Unimol e coordinatrice del dossier – è stato chiesto un parere generale sul dossier e alcune ipotesi di co-progettazione. Ebbene, non solo le proposte di ogni gruppo si sono dimostrate coerenti con l’impianto del progetto, ma hanno generato idee molto concrete e sostenibili, alcune delle quali potranno essere prese in considerazione anche al di fuori della vasta progettualità di Agnone 2026”.

“Vogliamo ringraziare tutti coloro i quali hanno preso parte alla lunga giornata dei tavoli partecipativi programmati nell’ambito del quinto incontro di sviluppo ed implementazione del processo di candidatura. Una dodici ore di lavori, iniziata con gli studenti delle scuole superiori dell’Istituto Omnicomprensivo di Agnone e terminata con i rappresentanti delle Associazioni del territorio. Il risultato di questo incontro – ha invece proseguito il sindaco di Agnone, Daniele Saia – certifica e mette a garanzia la dinamica della partecipazione, la quale fin dall’inizio è stata pensata come un processo che doveva innestarsi dal basso. Un processo, percorso in questi mesi, che è diventato sistema produttivo circolare con l’integrazione della filiera pubblico-privata e su diversi livelli. Ieri sera con le associazioni si è ragionato molto e in maniera costruttiva, ponendo come principio la volontà di cooperare dentro e fuori questa esperienza, la quale ha già raggiunto un bellissimo risultato nei termini della coesione”.

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