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Gigafactory a Termoli, sindacati al Ministero: “Contributi pubblici solo se posti di lavoro saranno tutelati”

La richiesta dei sindacati uniti all'incontro al Ministero delle imprese e del made in Italy: "La Regione si schieri dalla nostra parte"

Legare i contributi pubblici per la trasformazione dello stabilimento di Termoli in gigafactory alla tutela dei dipendenti e di tutti i posti di lavoro. È la richiesta ufficiale avanzata dai sindacati durante l’incontro di oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con Stellantis e ACC, oltre alla presenza della Regione Molise, per discutere del piano di trasformazione di Termoli da fabbrica di motori a fabbrica di batterie elettriche.

“Il progetto – scrivono al termine dell’incontro a Roma Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e AqcfR – è assistito da ingenti risorse pubbliche ed è stato fortemente voluto dal sindacato, ma purtroppo oggi è parzialmente inficiato dalla indisponibilità a offrire una piena garanzia occupazionale ai duemila lavoratori di Termoli coinvolti. Per questo chiediamo a Governo e Regione di supportare le nostre richieste e di legare la erogazione degli incentivi pubblici alla tutela dei lavoratori, sia per gli aspetti occupazionali che economici”.

roberti mimit stellantis
roberti mimit stellantis
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I sindacati ricordano che “attualmente Stellantis a Termoli ha una fabbrica di meccanica che dà occupazione a duemila persone. Nell’ambito della transizione all’elettrico al suo posto sorgerà una fabbrica di batterie con circa 1.800 dipendenti, che sarà costruita da ACC, joint venture partecipata da Total, Mercedes e la stessa Stellantis. Il piano industriale si dispiegherà in molti anni, prevede lunghi periodi formativi, in alcuni casi da svolgere addirittura in Francia; la produzione parta nell’ultimo trimestre del 2026 ed entrerà a regime alla fine del 2029. Contestualmente si assisterà a un calo della produzione di Stellantis. Tuttavia ACC non ha ancora fornito ancora tutte le garanzie di una piena tutela occupazionale ai lavoratori coinvolti. Si tratta di un progetto importantissimo per l’intera supply chain italiana e fondamentale per Termoli, che altrimenti andrebbe incontro a una disastrosa chiusura”.

Da queste premesse ecco la richiesta ribadita anche oggi. “Come sindacato chiediamo ad ACC di garantire piena tutela occupazionale a tutti i lavoratori della Stellantis di Termoli, salvo naturalmente coloro che nel frattempo decideranno di uscire con gli incentivi o raggiungeranno la pensione, preservare i trattamenti economici e normativi; nonché di prevedere il passaggio diretto di tutti preservandone l’anzianità, in cambio offriamo piena disponibilità a discutere tutte le esigenze organizzative della nuova realtà produttiva, consapevoli delle sue specificità. Da Stellantis invece ci aspettiamo un confronto sulle previsioni produttive e le disponibilità degli ammortizzatori sociali. A Governo e Regione infine chiediamo di legare gli incentivi pubblici alla tutela occupazionale e delle attuali condizioni dei lavorator. I tempi pluriennali di avvio della attività di ACC potrebbero causare potenzialmente disagi e costi per i lavoratori di Termoli, il nostro obiettivo è annullare e comunque ridurre gli impatti negativi e fornire le garanzie occupazionali e di prospettive future. I prossimi incontri si terranno i giorni 4 e 18 dicembre al Mimit; domani si terranno le assemblee di fabbrica.

roberti mimit stellantis

All’incontro erano presenti il sottosegretario Bergamotto, il Dottor Castano e il dottor Losego, mentre per la Regione Molise il presidente Francesco Roberti e gli assessori Andrea Di Lucente e Gianluca Cefaratti.

In una dichiarazione video, il segretario generale della Uilm Gianluca Ficco ha dichiarato: “Dal Ministero abbiamo ricevuto una risposta in termini di principio positivo. Speriamo che la Regione voglia schierarsi con noi”.

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