“Perchè mi hanno dato della bugiarda? Io non ho mai mentito. Quei signori dello Iacp lo sanno bene”. La singora Lucia è ancora visibilmente amareggiata per quanto accaduto il 2 settembre scorso quando nell’ascensore della palazzina dove abita un ratto l’ha morsa, ma anche perchè a distanza di giorni “nessuno ha capito che lì attorno bisogna bonificare tutta la zona”.
E’ un fiume in piena, la fermano i suoi avvocati che dopo la conferenza stampa dello Iacp hanno deciso di incontrare i media perchè “si rischia davvero di confondere le idee dei cittadini e di far passare per personali osservazioni quelle che assolutamente non sono osservazioni di un giudice. Il commissario liquidatore dello Iacp – continua Iacovino – ha detto che in questo video la signora esce tranquilla dall’ascensore, senza coprirsi l’occhio nè tenersi il volto. E quindi, per l’avvocato Travaglini, questo significa che la signora non ha subito le lesioni che vi mostriamo anche in queste foto. Ma chi lo dice? Chi dice che la signora era tranquilla (sappiamo che i video della sorveglianza sono senza audio), chi mostra che nell’ascensore il ratto non c’era? io penso che si tratti di valutazioni che è chiamata a fare la magistratura e non altri”.
Detto questo, l’avvocato e i suoi colleghi sono passati a denunciare la grave situazione di degrado che vige in via Romagna ormai dal 2003, data a cui risale la prima diffida a firma dell’avvocato Massimo Romano.
Una situazione documentata in una serie di fotografie “che saranno allegate all’esposto denuncia” che gli avvocati presenteranno in Procura perchè “in quella zona di Campobasso si viola l’umana dignità del cittadino”. E’ impensabile che strade, palazzi, cortili e quel che resta di qualche gioradinetto, siano invasi da sporcizia, immondizia, scarti edili e rifiuti speciali prodotti dai lavori che alcune ditte hanno eseguito nella zona.
“In questo stato di degrado c’è una responsabilità oggettiva di carattere igienico sanitario – continua l’avvocato Iacovino – Lo stato di inciviltà è indicibile e questa condizione tiene sotto scacco tutti i residenti”. Sulla questione c’è anche una mozione in consiglio comunale a firma del consigliere Mimmo Esposito “va detto – conclude Iacovino – che saranno tutti chiamati a rispondere ognuno per le propre responsabilità”.
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