Si chiama “Scimmia” la cagnolina che il 25 agosto scorso è stata presa a bastonate dal suo padrone lungo Corso Vittorio Emanuele a Campobasso.
Padrone che l’ha picchiata sul musetto fino a farle uscire il sangue e poi rischiando il linciaggio da parte dei presenti che hanno assistito alla scena. Una vicenda che ha fatto rumore e che ha scioccato la popolazione. L’Aida (Associazione italiana difesa animali), per l’accaduto, ha affidato il caso all’avvocato Silvio Tolesino che, sui fatti, ha già inoltrato un esposto in Procura per il reato di maltrattamenti.
A lui si stanno rivolgendo anche altre associazioni, affinché “Scimmia” abbia giustizia e sia consegnata in mani sicure. Pare infatti, stando ad alcune testimonianze che presto saranno chiamate a depositare anche negli uffici della Procura, che l’uomo accusato di maltrattamenti non sia nuovo ad atti di questo genere. E allora, a maggior ragione, è necessaria un’attività di accertamenti che tuteli i piccoli animali.
I maltrattamenti a danno degli animali sono disciplinati dall’articolo 544 ter del Codice penale e l’aggressore rischia una reclusione da 3 a 18 mesi o una multa fino a 30mila euro.
Intanto, la città di Campobasso, scossa per quanto accaduto in pieno centro e sotto gli occhi di tutti, sabato – 9 settembre – si muoverà a sostegno di “Scimmia” e di tanti altri ‘piccoli amici’ come lei costretti a subire cattiverie e abbandoni. Con il sostegno della Lega italiana difesa animali e ambiente e dell’Arca di Gea, il 9 settembre, appunto, a partire dalle 17 ci si incontrerà (tutti) in Piazza Monumento ai Caduti per poi proseguire verso Piazza Vittorio Emanuele. Alla manifestazione interverrà anche Maurizio Lombardi Leonardi, animalista e responsabile del Dipartimento nazionale Tutela e benessere degli animali del movimento di Vittorio Sgarbi ‘Rinascimento’.
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