Campobasso

Il vescovo Bregantini in pensione per limiti di età: dimissioni al Papa entro il 28 settembre

L'arcivescovo della diocesi di Campobasso-Bojano sta per compiere 75 anni e dovrà rinunciare all'incarico. Diverse le ipotesi per individuare il successore, la decisone nelle mani di Papa Francesco.

Il 28 settembre prossimo il vescovo Giancarlo Maria Bregantini compirà settantacinque anni. Dovrà pertanto – lo prevede il diritto canonico – andare in pensione. O, per dirla citando il codice, “presentare la rinuncia all’ufficio al sommo pontefice il quale provvederà, dopo aver valutato tutte le circostanze”.

Negli ambienti della diocesi di Campobasso-Bojano, retta da Monsignor Bregantini da giugno del 2008, la notizia circola con curiosità e anche un velo di preoccupazione. Il vescovo, che solo il 14 settembre scorso ha preso parte all’inaugurazione di una nuova scuola, a Gambatesa, è apparso in buone condizioni dopo un periodo in cui la sua salute aveva vacillato. Anche per questo molti fedeli sono dispiaciuti per le sue ‘dimissioni’ che potrebbero essere state già inviate al Papa.

Le ipotesi per il post Bregantini – che sarà tale solo quando Bergoglio le accetterà rendendole, di fatto, operative – sono diverse: dalla sala stampa vaticana a mezzogiorno potrebbe essere emesso un comunicato in cui la richiesta viene accolta, ma si chiede a monsignor Bregantini di restare ancora in carica per un certo periodo (un anno o due generalmente) con l’incarico di amministratore apostolico. Sarebbe una sorta di vescovo con pieni poteri a tempo determinato in attesa del suo successore.

Ma potrebbe anche verificarsi il caso de L’Aquila: qui, per i limiti di età, il cardinale Giuseppe Petrocchi (arcivescovo che ha compiuto 75 anni il 19 agosto scorso) è stato affiancato da un ausiliario due anni fa diventato, nel giorno del suo ultimo compleanno, vescovo coadiutore destinato, pertanto, a succedergli. Il suo nome è Monsignor Antonio D’Angelo ed è molisano, di Castelmauro.

Di sicuro entro il 28 settembre il vescovo di Campobasso è obbligato a lasciare la sede arcivescovile dove è arrivato tredici anni fa succedendo a monsignor Armando Dini diventato anche lui, a suo tempo, un over 75.

Spetterà al Papa decidere il destino del presule.   (ad)

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