Il riconoscimento

San Giovanni Eremita da Tufara proclamato patrono di tutta la Valle del Fortore

Tre regioni – Molise, Campania e Puglia – un solo territorio che custodisce una lunga storia e un patrimonio di risorse, cultura, lavoro e tradizioni. San Giovanni Eremita da Tufara è stato ufficialmente proclamato patrono di tutta la Valle del Fortore. Un riconoscimento che rinnova l’affidamento a un Santo che merita di essere conosciuto e valorizzato per la sua presenza, e la sua opera. Una testimonianza di fede, amore, servizio ai più poveri e ai sofferenti, di studio e di cultura, un difensore di una terra che non vuole perdere la sua identità. Quelle aree interne spesso dimenticate che invece chiedono ascolto, progettualità e impegno per continuare a vivere con dignità e rispetto.

Tufara

Il riconoscimento di San Giovanni Eremita (Tufara, 1084 – Gualdo Mazzocca, 14 novembre 1170) come patrono della Valle del Fortore è avvenuto il 26 agosto 2023 a Foiano di Valfortore. Il decreto della Congregazione vaticana presieduta dal Prefetto, Signor Cardinale Monsignor Arthur Roche, del 25 aprile 2023, è stato annunciato ufficialmente, nel Santuario Diocesano di Santa Maria del Gualdo e San Giovanni Eremita a Foiano di Val Fortore, dal Cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, sabato 26 agosto 2023: una data che farà la storia di un popolo e di un uomo che li ha scelti. A seguito di una domanda presentata il 20 maggio 2017 da don Pierpaolo Marucci (parroco di Foiano) e inoltrata al Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti dall’Arcivescovo Mons. Felice Accrocca con la firma dei Vescovi: Sua Eccellenza Giancarlo Bregantini, Arcivescovo di Campobasso – Bojano; Sua Eccellenza Giuseppe Giuliano, Vescovo di Lucera – Troia; Sua Eccellenza Sergio Melillo, Vescovo di Ariano Irpino –Lacedonia, San Giovanni Eremita è stato così riconosciuto e proclamato patrono della Valle del Fortore.

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Grande festa nei paesi che venerano il Santo e sono sempre più i fedeli che si avvicinano, in preghiera e affidamento, alla sua intercessione. A Tufara la festa patronale dedicata a San Giovanni Eremita (28 agosto) – alla presenza solenne della sacra reliquia del corpo – ha richiamato presenze da tutto il territorio per ricordare un uomo che – come spiegato dall’arcivescovo Bregantini – “è un santo della porta accanto, è vissuto a Tufara, ha camminato lungo queste strade, è cresciuto in una casa oggi cappella e ha bevuto l’acqua della sua fontana” ed è così testimonianza di fede parte del tessuto sociale e spirituale di questi luoghi che non perdono bellezza e segno di speranza. Un invito, come ribadito dal parroco, don Bernardino Di Iasio, “a conoscere la sua storia, a visitare i luoghi, a imitare i suoi gesti di amore e fraternità, a vivere accompagnati dalla presenza viva di San Giovanni in Gesù Cristo”.

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Alla festa patronale a Tufara curata con impegno e sensibilità dal parroco e dal Comitato feste coordinato da Matteo Iaconianni hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente del Consiglio regionale del Molise, Quintino Pallante, diversi sindaci e parroci della zona e il sindaco di Tufara, Gianni Di Iorio, che ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile questo riconoscimento come un rinnovato invito a sostenere le aree interne valorizzando le loro potenzialità così come San Giovanni Eremita ha fatto, difendendo i più deboli in un mondo rurale di duro lavoro, disagio e povertà. Un faro che – come evidenziato dall’arcivescovo Bregantini – “possa fare luce su tutta la casa, perché voi siete la casa di questo santo. Siate così lucerna delle vostre famiglie, di ogni fratello e sorella che incontrate riscoprendo, in un mondo dove si fa troppo chiasso, la bellezza del silenzio e della preghiera guidati da San Giovanni Eremita”.

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