Tour in molise del ministro

Salvini spinge Roberti: “Sindaco in gamba”. E poi: “Gli uscenti facciano mea culpa, il Molise merità di più”

Il Ministro delle Infrastrutture e vice premier Matteo Salvini, dopo una giornata molto difficile per il governo – ieri – per via delle divisioni dei partiti di maggioranza sul Mes, torna in Molise per la conclusione della campagna elettorale delle Regionali, campagna elettorale che le ha visto più che mai protagonista. Oggi sono ben nove le tappe di Salvini, che ha iniziato la giornata a Venafro parlando con i giornalisti nel punto stampa allestito.

Dal leader della Lega, accompagnato dal consigliere e coordinatore Michele Marone, un sostegno convinto a Roberti, al quale ha lanciato la volata finale e con il quale questa sera sarà in Piazza Duomo a Termoli per il gran finale. “E’ un sindaco in gamba – ha detto – e chi fa il sindaco può essere un buon amministratore”. Salvini non ha risparmiato qualche critica neanche troppo velata all’amministrazione Toma, con la quale i rapporti – è notorio – non sono stati idilliaci, e dalla quale lo stesso Marone, ex assessore al Lavoro, è stato estromesso in modo piuttosto brusco.

“I cittadini devono avere di più – ha detto ancora Salvini- il Molise merita di più e l’amministrazione uscente deve fare un mea culpa perché non si è fatto tutto quello che si doveva fare”.

Salvini ha garantito un maggiore impegno per il Molise, “terra bellissima e dimenticata a Roma”, riproponendo quanto aveva già detto alcuni giorni fa al Central Palace sul dossier Molise finito in fondo a un cassetto.

Salvini Venafro

 

foto Pietro Ranieri/IsNews

Ha parlato anche di tematiche più nazionale, confermando la contrarietà al Mes (che deve essere ratificato, e contro il quale salvii ha di fatto annunciato un voto contrario).  “L’Italia è il Paese europeo che sta crescendo di più anche grazie ai nostri grazie ai nostri imprenditori e ai nostri lavoratori, e non ritengo che ci sia bisogno di mettersi in mano a fondi stranieri e a soggetti stranieri. 600mila italiani nei giorni scorsi hanno sottoscritto i buoni del tesoro, per più di 18 miliardi di euro. Io preferisco che le infrastrutture italiane, le scuole italiane e le strade italiane vengano costruite chiedendo i soldi agli italiani, così il debito rimane italiano”.

 

 

 

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