Verso il voto

Elezioni, si presenta “Molise al centro” e c’è il figlio di (Big) Gino Di Bartolomeo

“Molise al centro” è il primo movimento civico a scendere ufficialmente in campo in prospettiva delle prossime elezioni regionali. Questa mattina la presentazione a Campobasso e al tavolo dei relatori ci sono l’imprenditore Angelo Santoro e Michele Di Bartolomeo. Figlio d’arte, Michele Di Bartolomeo non è stato mai spinto da (big) Gino all’impegno politico. Pur cresciuto tra pane e politica (“Ho partecipato ad incontri politici, a discussioni su programmi e soluzioni sin da quando ero bambino”) Michele ha deciso di tirare fuori dal cassetto un progetto che in realtà era stato pensato e ideato già tempo addietro. Poi “con la scomparsa di mio padre lo avevo accantonato”, ha spiegato. Ma in quest’ultimo periodo, fra amici, familiari, semplici conoscenti, se ne è tornato a parlare in chiave “rinnovamento”. In sostanza: facce nuove, qualcuna anche con qualche piccolo trascorso politico che non guasta mai, ma prima di tutto “programmi”. Che al momento “Molise al centro” ha sintetizzato in tre punti: sanità, infrastrutture (strade) e digitalizzazione.

“E’ chiaro che non abbiamo le soluzioni a portata di mano. Saremmo dei pazzi soltanto a pensarlo. Ma abbiamo ipotesi di cui discutere, abbiamo incastri strategici di cui disquisire per arrivare a concretizzare step di crescita e di rilancio. In sanità, per esempio, noi siamo favorevoli all’integrazione fra pubblico e privato – spiega Michele Di Bartolomeo – anche perché finora il privato ha sopperito spesso alle carenze del pubblico. Allora perché non valorizzare questo aspetto? E farlo non solo con Gemelli e Neuromed, potenziando per ognuna eventuali specificità?”. E nel frattempo programmare e avviare la realizzazione di un policlinico perfettamente integrato con l’università.

Ma i ragionamenti rischiano di restare soltanto “belle conversazioni” se intanto non si comincia a rendere il “Molise facilmente raggiungibile. Da anni, troppi anni, si parla di autostrada o di superstrada, non c’è l’una né l’altra – continua Di Bartolomeo – E poi la digitalizzazione (settore di cui mi occupo anche professionalmente) ormai non può più essere esclusa da alcun settore per consentire alla regione di aprirsi al mondo”.

“Molise al centro” non ha uno schieramento: “siamo aperti a chiunque”. A chi “come noi, vuole sedersi attorno ad un tavolo per ragionare prima di progetti e poi di uomini. Finora sulla programmazione futura non abbiamo sentito nulla, invece il nostro movimento nasce proprio da discussioni fra amici che hanno focalizzato l’attenzione sulle gravi carenze della nostra regione e sul futuro che possiamo lasciare ai nostri figli. Figli – conclude Di Bartolomeo – che non devono essere obbligati a lasciare il Molise (come purtroppo accade oggi) ma devono invece scegliere di farlo”.

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