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Dare e ricevere: scambio culturale all’istituto di Guglionesi

E’ stata una settimana intensa per circa trenta ragazzi, accompagnati da sette professori, arrivati in Italia domenica, 26 marzo, provenienti da diverse parti della nostra Europa: Romania, Turchia, Bulgaria e Lituania.

Hanno fatto la loro prima tappa nella Capitale, scoprendo tutte le meraviglie di Roma e le sue opere d’arte, per poi proseguire verso il Molise, dove sono stati accolti ed ospitati. Si tratta del progetto Erasmus+ che vede coinvolto l’Istituto Omnicomprensivo di Guglionesi e gli studenti di 4 scuole dei paesi europei che per una settimana visiteranno e scopriranno luoghi e tradizioni del nostro territorio.

Il loro viaggio ha fatto tappa a Guglionesi, dove, martedì, hanno avuto la possibilità di conoscere il sindaco della cittadina Mario Bellotti, ricevendo un caloroso benvenuto anche dalla dirigente del liceo di Guglionesi Patrizia Ancora.

Gli studenti delle classi 3A-C-D-E e 2B-C si sono cimentati nel lavoro di guide, illustrando con passione ed entusiasmo la storia e le bellezze architettoniche del paesino del Basso Molise.

L’itinerario include anche le visite a Sepino, Campobasso e Termoli con annessi lavori di gruppo creativi che lasciano libero spazio alla socializzazione, che è uno degli scopi principali di questa esperienza.

Questo è stato possibile grazie all’aiuto fondamentale delle professoresse Lesley Fearn, Michelina Falcucci e Rosina Tana che hanno lavorato con estrema bravura affinché tutto risultasse organizzato, formativo e divertente.

Non tiratevi indietro – ha detto un ragazzo italiano che ha partecipato all’Erasmus – è un’esperienza straordinaria”.

Il progetto Erasmus mi ha insegnato ad apprezzare persone con culture e tradizioni completamente diverse dalla nostra” ci ha raccontato uno studente rimasto piacevolmente colpito da questa iniziativa.

E’ impossibile negare quanto questo progetto possa essere affascinante e istruttivo. I ragazzi, oltre ad apprendere e mettere in pratica la lingua, socializzano in modo costruttivo e divertente.

Sentirsi fuori luogo non è possibile, le tue idee e i tuoi pensieri vengono calorosamente accettati e messi in pratica. Basti pensare ai vestiti che i ragazzi italiani hanno scelto di indossare, venerdì 31 marzo, al contrario per ricordare una simpatica “tradizione” che i ragazzi lituani usano fare in questo giorno.

Se avessi la possibilità lo rifarei senza pensarci un secondo” Sono queste le parole che più di una volta abbiamo sentito dire dai numerosi ragazzi che hanno partecipato al progetto scolastico.

Quello che ti lascia l’Erasmus è un’esperienza che induce i ragazzi a voler sapere sempre di più, a voler conoscere sempre di più, e a voler vedere sempre di più un mondo diverso dal nostro che per un periodo, a causa della pandemia Covid, ci è stato tolto.

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