Isernia

Troppi pazienti e pochi medici al pronto soccorso del Veneziale. Il primario: “Un inferno, condizioni disastrate”

Duro sfogo del dottor Lucio Pastore: "Risultato di una classe politica indecente. Non si vede un futuro decente per il nostro sistema sanitario"

Nuovo grido d’allarme del primario del Pronto soccorso dell’ospedale Veneziale di Isernia, Lucio Pastore. “Scendere in ospedale per lavorare e trovare l’inferno. Più di 20 malati all’interno del pronto soccorso ed altri in attesa fuori. L’unico medico in servizio, per mancanza di personale, in condizioni disastrate. Persone che attendono buttate su barelle una risposta di cura che è sempre più difficile dare” scrive il medico in un post Facebook dove spiega le pessime condizioni di lavoro che costringono i medici a fare i salti mortali ma non poter assicurare cure dignitose a tutti.

“Arrivano nella stessa giornata tre colleghi venezuelani, che comunque ringraziamo, che debbono comprendere come gestire il lavoro in questo inferno. Posti letto in ospedale, disponibili per i pazienti che necessitano di ricovero, non ci sono come nel resto della regione. Non esiste un territorio che risponda alle esigenze di questi pazienti che continuano ad affollare i nostri locali. Coinvolta la direzione ospedaliera per avere un aiuto, nessuno si presenta e risponde. Ci caricano soli di ulteriori problemi burocratici in un inferno senza limiti determinato da questa malagestione”.

Pastore si sfoga indicando nella gestione politica le responsabilità di questa situazione. “Questo è il risultato finale di una classe politica indecente che negli ultimi 20 anni ha gestito il territorio. Il Molise sta morendo per loro ed il disastro sociale della distruzione di un sistema sanitario pubblico ricadrà su tutta la popolazione.

Non credo che ci siano speranze di uscire da questo inferno. Non si vede un futuro decente per il nostro sistema sanitario disastrato e non c’è neppure la forza di reagire perché tutta questa melma generata dalla politica viene riassorbita come muro di gomma.

Così non è più possibile andare avanti e diventa inutile qualsiasi sacrificio”.

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