Allarme sociale

Gli affari d’oro della mala pugliese con i furti d’auto sulla costa, indagini anche su quelli nelle case

Conferenza stampa del comandante provinciale dei carabinieri Luigi Delle Grazie per chiarire che i carabinieri sono al lavoro sulle irruzioni fatte sul territorio provinciale e che preoccupano la popolazione: a Campobasso, Cercemaggiore e Ripalimosani in tre mesi più furti in abitazioni. Fra Termoli e Campomarino, invece, picchi di furti d'auto. Sono in corso le indagini anche sulla presenza di eventuali informatori del posto

I carabinieri hanno diviso il territorio per dimensione rilevata dei due fenomeni presi in esame e per provenienza delle bande di malviventi che negli ultimi tre mesi hanno fatto irruzione in Molise. L’oggetto dell’argomento è quello dei furti, in casa e delle auto. E la radiografia dell’Arma ha sezionato chiaramente la provincia di Campobasso: verso la costa (fra Campomarino e Termoli) preoccupano i furti d’auto, verso l’entroterra invece (da Campobasso a Cercemaggiore) si è registrato un picco dei furti in abitazioni.

Il colonnello Luigi Delle Grazie, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, convoca la stampa per divulgare “i numeri precisi che raccontano i fatti degli ultimi 90 giorni” ma anche per rassicurare la popolazione, chiarendo che “i carabinieri sono al lavoro, ma nel frattempo al di là dell’attività investigativa che certamente porterà a breve i suoi risultati, mi piace ribadire ai concittadini della provincia di Campobasso di segnalare sempre e comunque ogni volto, auto, spostamento sospetto. Voi segnalate – dice – che al resto pensiamo noi. Meglio una segnalazione in più che in meno”.

Dati furti
Carabinieri dellegrazie

Ecco i numeri degli ultimi tre mesi. Quanto ai furti nelle case in tutta la provincia ne sono stati denunciati 88 (a partire dal primo gennaio e fino al 20 marzo scorso). Sono numericamente in crescita rispetto al 2021 e rispetto all’anno precedente alla pandemia. Nell specifico: 15 quelli accaduti a Campobasso, 6 a Termoli, 6 a Campomarino, 4 a Ripalimosani in una sola settimana e altrettanto a Cercemaggiore in una sole notte e nell’arco di due ore.

“Se si pensa che la zona colpita in questa fetta di territorio – spiega Delle Grazie – è il versante che guarda verso Foggia, è logico pensare che le incursioni di saccheggio arrivino proprio da quell’area”.

Ora i furti d’auto. Il totale registrato in tutta la provincia è di 89. Di questi 26 sono stati consumati a Campobasso e ben 42 a Termoli. Ancora 15 a Campomarino e 6 a Montenero di Bisaccia.  “Evidente il picco Termoli – spiega il comandante dei carabinieri di Campobasso – ma è anche vero che anche su Campobasso c’è stato un aumento di questa tipologia di furti del 30 per cento”.

Se in merito ai furti nelle case si è sempre parlato (e ormai accertato) dell’esistenza di una curva fisiologica del fenomeno, per molti aspetti anche imprevedibile; l’evento della sottrazione dei veicoli è invece qualcosa che nell’ultimo periodo ha avuto una recrudescenza preoccupante. Vero è anche, che negli ultimi 4 mesi, i carabinieri, spesso dopo pericolosi inseguimenti, sono riusciti a recuperare almeno 13 macchine rubate e poi restituite ai proprietari nelle zone di Lucito, Sepino, Bojano, Trivento, Rotello, Portocannone, Campomarino, Termoli e Sant’Elia a Pianisi.

“E’ chiaro – ha risposto il colonnello Delle Grazie  -, quelli che arrivano qui per rubare auto sono i cosiddetti operai (e non sodali) della criminalità organizzata pugliese”. Quelli che dalla Puglia in circa 30 minuti sono in Molise per rubare auto lo fanno ovviamente per rifornire il “mercato  nero” con i pezzi di ricambio. Ecco perché quando avvengono questi furti le ore a disposizione per ritrovare il mezzo sono davvero contate, perché generalmente nel giro di massimo 12 ore il veicolo viene completamente smontato e privato di tutta la sua componentistica poi rivenduta sul mercato parallelo.

Tuttavia i carabinieri sono al lavoro su ambedue i fronti: i furti nelle case e quelli relativi alle auto. Hanno tracciato una pista precisa che li conduce nel primo caso sul versante di Lucera e Foggia, nel secondo caso invece verso la zona di San Severo e non sono esclusi risvolti all’esito di un’attività investigativa meticolosa. Quanto alla possibilità che sul territorio ci sia un informatore che per pochi spiccioli avvisi sulla presenza o meno di proprietari e forze dell’ordine nella zona, Delle Grazie puntualizza: “Stiamo lavorando anche su quello”.

Infine i consigli che l’Arma dei carabinieri “ci tiene a divulgare ancora una volta – conclude il comandante provinciale –  e che non sono affatto scontati”. Pertanto: chiudere porte e finestre, in particolare durante la notte; non aprire agli sconosciuti; installare se possibile telecamere di sorveglianza; segnalare i sospetti; evitare di pubblicare foto sui social quando si è fuori; non tenere in casa oggetti di valore o somme di denaro; quanto alle auto evitare di parcheggiare in posti isolati.

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