Consiglio dei ministri

Il Governo sceglie il sub-commissario: è Marco Bonamico, 69 anni. Toma: “Ne prendo atto”

La nomina dell'avvocato 69enne, ex ad di Sogei e direttore Formez, è avvenuta in tempi rapidissimi dopo le dimissioni di Giacomo Papa, per il quale erano serviti tre mesi.

L’avvocato Marco Bonamico, 69 anni, prende il posto dell’avvocato Giacomo Papa nel delicato ruolo di sub-commissario per il piano di rientro dal debito sanitario in Molise. La nomina è avvenuta nel tardo pomeriggio di oggi, 23 febbraio, al Consiglio dei Ministri, dove era presente il Governatore e commissario ad acta Donato Toma che ha preso la parola, su invito della premier Giorgia Meloni, al termine della relazione letta dal ministro alla Salute Orazio Schillaci. “E’ un sub commissario nominato dal Cdm – la sintesi della breve dichiarazione di Toma che ha voluto essere presente dopo quanto accaduto con le dimissioni di Papa – e non posso che prenderne atto”.

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Il Governatore non commenta, si limita a dire che “lavoreremo insieme nell’ottica del risanamento dei conti e sulla scia delle indicazioni del Tavolo tecnico”.

Marco Bonamico, romano, è laureato in Giurisprudenza all’università La Sapienza, ed  è avvocato dal 1984. Dal suo curriculum si scopre che è stato commissario straordinario dell’ospedale San Camillo Forlanini nel 2003, Direttore generale Usl Roma D dal 2000 al 2003, Presidente Fiaso (federazione delle aziende sanitarie italiane) dal 2003 al 2006. Tra il 2004 e il 2009 ha ricoperto la carica di Direttore Generale del Formez – il Centro Formazione e Studi del Dipartimento della Funzione pubblica, ed è stato amminstratore delegato di Sogei, la società che gestisce la strategica anagrafe tributaria.

La nomina di Bonamico è avvenuta in tempi rapidissimi, almeno se rapportati ai tre mesi che sono stati necessari per la scelta di Giacomo Papa. In 24 ore, questa volta, il nome di Bonamico è finito in testa all’elenco dei possibili candidati al ruolo.

Alla fine di una nuova giornata convulsa e intrisa di preoccupazioni, Donato Toma rientra a Campobasso dalla Capitale con una certezza: “In 11 mesi da commissario ho fatto quello che non è stato fatto in tre anni. Ho incassato il plauso del tavolo tecnico, i tetti di spesa concordati e ratificati (2,7 milioni nel caso del Gemelli, che ha scatenato la guerra, la metà dell’anno scorso) sono quelli previsti da Agenas. Arrivati a questo punto bisogna che sia il tavolo, con la partecipazione di entrambi i Ministeri (Salute e Finanze, dunque Schillaci e Giorgetti, ndr) a dare le direttive. Noi abbiamo rispettato la norma con il taglio operato”. E di questo gliene hanno dato atto anche i nemici politici.

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