La rete che inganna

Minacce social, adescamenti on line e cybertruffe: il bilancio in Molise della Polpost

Gli agenti della Polizia Postale hanno trattato 146 casi di reati contro la persona avvenuti sul web. E poi la pedopornografia online, l'adescamento fatto sui social e il fenomeno del sextortion (le richieste di soldi per non pubblicare foto intime): tutti i numeri dell'attività lunga un anno

Resiste, purtroppo, il fenomeno della pedopornografia online e le vittime sono sempre più piccole. Insiste la tecnica dell’adescamento sui social e del sextortion, le richieste di soldi per non pubblicare foto intime. Sotto la lente della polizia postale anche l’hackeraggio criminale, le cybertruffe, le minacce online.

Insomma, quello del Compartimento della Polizia Postale sul Molise è un bilancio di numeri importanti (in rapporto al territorio) che raccontano di fenomeni preoccupanti, alcuni dei quali in ascesa.

Nel 2022 sono state condotte 5 indagini di abusi su minori avvenuti in rete che hanno portato alla denuncia di una persona e ad una perquisizione.

Per quanto concerne il Molise, i casi trattati in materia di adescamento sono stati due. Anche quest’anno la fascia dei preadolescenti (età 10-13 anni) è quella più coinvolta I social network e i videogiochi online restano i luoghi di contatto tra minori e adulti più frequentemente e spesso teatro di interazioni nocive.

In materia di cyberbullismo nel 2022 sono stati 5 i casi emersi in fase di accertamento da parte della Polpost, 5 erano stati anche nel 2021.

Mentre per i reati on line contro la persona, in Molise sono stati 146 i casi trattati, una perquisizione e 9 persone indagate.

Ed ora il fenomeno sextortion che di solito colpisce gli adulti in modo violento e subdolo. Fa leva su piccole fragilità ed esigenze personali, minacciando, nel giro di qualche click, la tranquillità delle persone.

Recentemente le sextortion stanno interessando sempre più spesso vittime minorenni, con effetti lesivi potenziati: la vergogna che i ragazzi provano impedisce loro di chiedere aiuto ai genitori o ai coetanei di fronte ai quali si sentono colpevoli di aver ceduto e di essersi fidati di perfetti e “avvenenti” sconosciuti.

La sensazione di sentirsi in trappola che sperimentano le vittime è amplificata spesso dalla difficoltà che hanno nel pagare le somme di denaro richieste. Nel corso dell’anno sono stati trattati 3 casi in Molise.

Nell’ambito delle truffe sul web anche nel corso del 2022, importante l’incremento degli illeciti legati al fenomeno del trading online (3.020 i casi trattati, 130 le persone fra Campania, Basilicata e Molise), con l’aumento del numero di portali che propongono programmi speculativi, apparentemente redditizi, e l’utilizzo di tecniche molto sofisticate per contattare le vittime.

Nel settore del contrasto al financial cybercrime, il fenomeno dei “money mules” rappresenta senz’altro una delle modalità più frequenti e consolidate per realizzare frodi online: con la funzione di “teste di legno” cibernetiche, personalità di dubbia moralità si prestano ad essere l’ultimo anello della catena attraverso il quale i criminali monetizzano i proventi del reato. La diffusione di questa modalità e il numero dei soggetti che si prestano a svolgere tale funzione criminale sono in costante crescita e rappresentano ormai una realtà criminale quasi endemica in tutto il mondo.

Rispetto al 2021, tuttavia, in Molise si è registrato un decremento di questi fenomeni: 426 i casi trattati (nel 2021 erano stati 572), 135 le persone indagate e 2 perquisizioni, per un totale di somme recuperate uguale a 16miula 836 nel 2021 erano state 108mila 444.

 

 

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