Tutta la libertà nei libri

Ssssst, si legge insieme. Come negli Usa, anche a Campobasso nasce il Club dei lettori silenziosi

Anche Campobasso ha il suo Silent Book Club. Già, proprio così. Grazie all’eclettica Veronica e ad un gruppo di amiche, nella Bibliomediateca di via Roma l’iniziativa ha preso forma poco prima del covid che poi – purtroppo – ha fermato gli incontri e il prosieguo di sogni e obiettivi. Ma la creatività, quella, ha continuato a lavorare anche in ‘silenzio’, anche da lontani.

Ecco quindi che a pandemia terminata, Veronica incontra di nuovo le sue amiche, mamme, mogli, professioniste, casalinghe e decidono ad un certo punto che quelle riflessioni, emerse dopo le letture fatte in una delle aule dell’ex scuola di via Roma, quelle risate di contorno, quella gioia e quella spensieratezza ma anche quella profondità di sintesi, potevano essere riassunte in un libricino. Un opuscolo che raccontasse storie di vita vissuta. E nasce: Cronache Silentine. Una simpaticissima dispensa di considerazioni e ragionamenti nati fra amiche. Ma così divertenti da pensarlo finanche come materiale destinato alle scuole e, perchè no, alle Rsa. Perchè questo opuscolo è sì lettura spensierata ma è anche momento di confronto personale. Face to face. Quello che oggi – diciamolo pure – con l’avvento dei social e dell’abuso della tecnologia, purtroppo manca.

Silent club
Silent club
Silent club

Questo libricino i requisiti per ‘accompagnare’ momenti di lettura spensierata, tanto a scuola quanto nelle Rsa, ce li ha tutti: contenuti, colori, vivacità, messaggi di fiducia, speranza. Di sogni.

Sì, quei messaggi che nel tran tran giornaliero passano in sordina e che se ci si fermasse un istante, un’ora del proprio tempo a riflettere, probabilmente diventerebbero il sale che manca alla routine di una giornata.

Loro trascinano, lo fanno durante la presentazione del Silent Book Club che nella cartina mondiale segna anche “Campobasso”, lo fanno quando leggono i loro racconti su carta. E il pubblico apprezza e applaude.

Veronica spiega come nasce “Silenti Book Club”. “Inizia tutto in America nel 2012 grazie ad una coppia di amici che leggevano in silenzio in un bar di quartiere. Da lì l’idea di progettare un club del libro dove poter semplicemente godersi libri, amici, una tisana o un calice di vino e riflessioni” spiega.

E all’unisono le sostenitrici del Club di Campobasso invitano altri a partecipare e aderire, perché “la lettura con gli amici arricchisce la vita e rende felici”. Ci si incontra in un luogo stabilito, si socializza mentre si aspettano gli altri, poi un’ora di lettura tranquilla e infine una breve condivisione. Senza impegni, senza vincoli, senza imposizioni “perché leggere rende liberi.” E lì, in quell’aula della Bibliomediateca, si respira davvero tutto il profumo della libertà. Bravi.

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