Il caso

Volontario denuncia e documenta maltrattamenti di animali: ora è indagato

Protagonista della paradossale vicenda Giancarlo Calvanese, storico rappresentante del mondo del volontariato e in prima linea nella tutela degli animali. Lo scorso luglio aveva chiesto l'intervento dei Carabinieri in un'azienda di San Giuliano del Sannio. Calunnia, procurato allarme presso l'Autorità e diffamazione: questi i reati per i quali è indagato, secondo l'avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dal pm

Aveva chiesto l’intervento dei Carabinieri dopo aver scoperto le condizioni precarie – “al limite del maltrattamento” – degli animali di un’azienda zootecnica che si trova a pochi chilometri da Campobasso. Oggi Giancarlo Calvanese, storico esponente del mondo dell’associazionismo e da anni in campo per la difesa degli animali, è indagato per calunnia, procurato allarme presso l’Autorità e diffamazione dalla Procura di Campobasso. 

Sono trascorsi circa cinque mesi dal sopralluogo volto a verificare le condizioni di salute delle vacche allevate in un’azienda zootecnica a San Giuliano del Sannio da parte di da due associazioni animaliste, fra cui il N.O.E.T.A.A. (Nucleo operativo ente tutela animali e ambiente), di cui Calvanese è uno dei referenti. A suo dire, c’erano gli estremi per il reato di maltrattamento degli animali, punito per legge dall’articolo 544 ter del codice penale che prevede la reclusione o la multa.

stalla presunto caso di maltrattamento

Era il 15 luglio scorso, piena estate: in quell’azienda Calvanese aveva riscontrato e fotografato “vacche denutrite tra lo sterco”. Il referente dell’associazione di volontariato aveva chiesto l’intervento dei Carabinieri Forestali (competenti per casi di questo tipo), ma aveva anche contattato la centrale operativa dei Carabinieri di Bojano, oltre che il sindaco del paese, Rosario De Matteis per segnalare l’episodio.

Qualche giorno fa Calvanese ha scoperto di essere indagato: il sostituto procuratore ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini. E’ stato lui stesso, Calvanese, a commentare l’esito degli accertamenti degli inquirenti con un breve post su Facebook nel quale ha ricordato brevemente quello si era trovato davanti agli occhi (fra l’altro ampiamente fotografato): “Cagne di proprietà in pieno accoppiamento, cane legato ad un trattore, cuccioli che vagano nei liquami tutti senza chip, vacche denutrite tra lo sterco. Ho chiesto l’intervento sul posto dei Forestali. Concluse le indagini, vengo denunciato dai Forestali in Procura di Campobasso per procurato allarme e dai proprietari per calunnia e diffamazione”.

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