Dietrofront

Il forno crematorio a Larino non si farà: dopo le proteste il sindaco ci ripensa e cancella tutto

La decisione è stata comunicata durante l'incontro pubblico di venerdì in Sala Freda: l'opposizione all'opera espressa da alcuni cittadini e dai partiti del Pd e M5S ha spinto Puchetti al ripensamento: la delibera di giunta sarà revocata

Il Comune di Larino fa marcia indietro: il forno crematorio non verrà realizzato e la delibera di Giunta che accettava la proposta per una finanza di progetto successivamente da approvare sarà revocata. Lo ha fatto sapere il sindaco Pino Puchetti durante l’incontro pubblico che si è tenuto venerdì pomeriggio 2 dicembre nella Sala Freda del comune.

Un incontro convocato proprio con l’obiettivo di discutere del progetto di costruzione di un tempio crematorio nel più ampio progetto di ampliamento del cimitero con costruzione di ulteriori 744 loculi. Ma l’idea aveva trovato l’opposizione politica del M5S e del Partito Democratico, che distintamente avevano detto No al tempio crematorio, facendo proprie anche le remore di una parte della popolazione.

Ma proprio quando si pensava che Puchetti e i suoi potessero cercare di convincere i più dubbiosi, è arrivato il colpo di scena. “Vista la contrarietà al progetto inerente la costruzione del Tempio della cremazione, non sarà realizzato. La delibera di giunta comunale sarà revocata”. Queste le parole del primo cittadino che ha aggiunto di aver deciso dopo una riunione di maggioranza nella quale è emerso un ripensamento rispetto alla proposta della Di Lorenzo srl.

Una inversione a 360 gradi che ha lasciato di stucco i più favorevoli all’opera, convinti che una struttura del genere sia quanto mai necessaria considerati gli scarsi spazi per le sepolture e la richiesta crescente della popolazione per la cremazione dopo la morte. A favore del forno crematorio di Larino, per quello che conta, si erano espressi anche i lettori di Primonumero col 60% delle preferenze del nostro sondaggio su quasi 800 voti.

A spingere Puchetti e i suoi verso il ripensamento probabilmente l’opposizione anche di una parte di ex amministratori del Pd che avevano annunciato una protesta. Alcuni erano anche presenti in sala venerdì, così come c’era Vittorio Nola, consigliere regionale del M5S che si era espresso pubblicamente contro l’opera.

cittadini larino incontro comitato

Il Comune ha mostrato quindi poca convinzione, visto che era lecito attendersi posizioni diverse a un’opera che per forza di cose avrebbe scontentato qualcuno. Infine Puchetti ha proposto l’istituzione di un comitato per discutere e decidere del futuro e dei miglioramenti da apportare al cimitero di Larino.

Il territorio molisano, ancora senza un solo forno crematorio, mostra invece ancora una volta un timore spesso ingiustificato davanti alle novità, accolte troppo spesso con posizioni preconcette e poco aperte al mondo che cambia. Il tempio crematorio di Larino fa quindi la stessa fine di quello di Campobasso, progetto rimasto solo sulla carta. Il prossimo sindaco che prima o poi intenderà provarci sa già che cosa lo attende.

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