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Pd e M5S contro forno crematorio. Il sindaco porta i dati: “Zero impatto ambientale, impianto di pubblica utilità”

26 novembre 2022 | 18:10
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Pd e M5S contro forno crematorio. Il sindaco porta i dati: “Zero impatto ambientale, impianto di pubblica utilità”

La documentazione tecnico-scientifica dice che un impianto del genere è sicuro e al di sotto dei limiti di emissione stabiliti dalla legge. Puchetti replica alla polemica politica: “E’ stato fatto il primo passo, ne servono altri due in Consiglio e tutti potranno confrontarsi” . Il Pd annuncia una manifestazione di protesta il prossimo 5 dicembre in Comune.

L’annuncio che nel cimitero di Larino potrebbe sorgere il primo impianto di cremazione del Molise ha scatenato la reazione dei partiti politici Pd e M5S entrambi contrari al progetto di realizzazione del ‘forno crematorio’ per il quale la ditta Di Lorenzo Srl ha presentato un piano di fattibilità nell’ambito di un ampliamento del cimitero tramite project financing da 3,3 milioni, a gestione trentennale del cimitero con la realizzazione di 778 nuovi loculi.

Larino vuole costruire il primo forno crematorio del Molise, progetto da 3,3 milioni

Il Partito Democratico si è già dichiarato contrario e ha annunciato una manifestazione pubblica il 5 dicembre prossimo, alle 17.30, nella sala di comunità in largo Pretorio, per “fermare una scelta che non ha considerato il territorio e il suo sviluppo, i cittadini e la loro salute”. Anche il consigliere pentastellato Vittorio Nola Il consigliere regionale del M5S Vittorio Nola è stato critico, esprimendo perplessità in una nota: “Il tempio per la cremazione dei defunti è una iniziativa non concertata con la popolazione, né tanto meno con le associazioni del territorio. Reputo tali manchevolezze assai gravi anche in considerazione del fatto che per l’installazione delle luminarie, l’amministrazione Puchetti ha svolto una consultazione pubblica contrariamente a quanto si verifica per il forno crematorio”.

Forno crematorio e impianto fotovoltaico, Nola critica Puchetti: “Risposte evasive”

Nola domanda se l’amministrazione abbia proceduto “ad un attento e scrupoloso studio di fattibilità economica per valutare le offerte più vantaggiose. Inoltre, in un periodo di forte crisi, altra domanda è se siano state interessate ditte specializzate molisane per realizzare l’impianto”, concludendo che le risposte del sindaco di Larino “non ci soddisfano perché evasive su diversi aspetti. Inutile ribadire la necessità di un confronto diretto con la popolazione chiamata a supportare o meno decisioni, al momento, piovute dall’alto”.

Pino Puchetti sindaco Larino

Pino Puchetti ha invece spiegato che le cose sono andate diversamente e che “l’amministrazione comunale ha ponderato sotto ogni aspetto la decisione, con la previsione di un iter di approvazione futuro a garanzia di tutti. E’ stato valutato l’aspetto ambientale e della salute pubblica, e si è fatto riferimento a diversi studi scientifici e alle valutazioni ambientali di strutture simili”.

Inoltre, componenti del consiglio comunale di maggioranza e minoranza hanno visitato un impianto di cremazione simile. Dalla documentazione tecnico-scientifica e dalla visita effettuata si è constatato che la tecnologia scelta e proposta è molto avanzata e abbatte gli inquinanti con calore, processi chimici e filtrazione. Nel progetto, inoltre, le emissioni potenzialmente inquinanti sono considerevolmente al di sotto dei limiti, già molto restrittivi, imposti alle emissioni dalla normativa vigente”.
Il Comune ha dichiarato la pubblica utilità del progetto in quanto non sono state rilevate criticità ambientali e per la salute pubblica. “Si è ritenuto vantaggioso per i cittadini e l’Amministrazione, in termini di servizio ed economici” conclude Puchetti. Rispondendo a coloro che hanno annunciato la manifestazione di protesta dichiara: “Su una presunta mancanza di coinvolgimento della cittadinanza o scarsa trasparenza, si segnala che occasioni di confronto e dibattito istituzionale e pubblico ci saranno: occorreranno almeno due passaggi in Consiglio comunale. Insomma, sarà data a tutti ampia possibilità di approfondimento, conoscenza e partecipazione”.

“L’ impianto risponde alle più stringenti norme Ambientali Europee e Nazionali, evidenziate dal D.lgs152/2006” dice il primo cittadino, portando a sostegno dello studio preso in esame una nutrita documentazione dalla quale si evince che l’impianto in questione – presentato da un privato che è già produttore e gestore di un forno simile a Montecorvino Pugliano, provincia di Salerno – è dotato di un sistema di filtrazione dei gas di combustione all’avanguardia, di un sistema di raffreddamento e depurazione attraverso il quale il calore in eccesso prodotto, nella fase di raffreddamento, verrà trasferito nell’apposita unità di refrigerazione (Air Blast Cooler posto sul tetto dell’edificio) che raffredderà il fluido vettore, attraverso  ventole di dissipazione, esattamente come avviene per il radiatore di una macchina. Non solo, perché lo specifico sistema di controllo del depuratore assicura il funzionamento del filtro a pressione differenziale e garantisce che durante l’operazione ci sia additivo sufficiente nelle sacche del filtro.

“La presenza di gas nocivi come l’SO2 e specialmente l’HF e l’HCl è ridotta per un processo di reazione chimica dello stesso reagente chimico e durante il ciclo di pulizia periodica del filtro, lo strato di polvere esausto viene fatto cadere nella tramoggia co locata alla base dell’unità di filtrazione. Per mezzo di un trasportatore a coclea convoglia la polvere e il reagente esausto in un fusto ermetico per garantire un sicuro smaltimento dei rifiuti” la sintesi dell’aspetto tecnico dell’impianto, che “non ha alcun significativo impatto ambientale, considerando che le cremazioni saranno al massimo tre in un giorno” precisa Puchetti, che accompagnato da consiglieri di maggioranza ma anche di minoranza lo scorso agosto ha visitato un   impianto di cremazione simile. “Dalla documentazione tecnico-scientifica e dalla visita effettuata si è constatato che la tecnologia scelta e proposta è molto avanzata e abbatte gli inquinanti con calore, processi chimici e filtrazione. Nel progetto, inoltre, le emissioni potenzialmente inquinanti sono considerevolmente al di sotto dei limiti, già molto restrittivi, imposti alle emissioni dalla normativa vigente”.
Il Comune ha dichiarato la pubblica utilità del progetto in quanto non sono state rilevate criticità ambientali e per la salute pubblica. “Si è ritenuto vantaggioso per i cittadini e l’Amministrazione, in termini di servizio ed economici” le parole del sindaco di Larino, che smentisce la mancanza di coinvolgimento della popolazione. “Per ora c’è soltanto una delibera di Giunta,  è stato fatto solo un primo passaggio. Occorreranno almeno due passaggi in Consiglio comunale e tutti potranno conoscere e partecipare al dibattito”.