Fumata nera

Elisuperficie, la soluzione taglia-costi di Asrem non convince i Vigili del fuoco: la pista resta chiusa

La Direzione centrale ha bocciato la proposta di Asrem che ha detto di non avere 250 mila euro l'anno per organizzare un servizio antincendio sulla superficie di decollo delle eliambulanze realizzata su un tetto dell'ospedale Cardarelli.

Ha ottenuto un parere negativo la soluzione anti sprechi prospettata da Asrem ai Vigili del fuoco per poter finalmente iniziare a utilizzare l’elisuperficie dell’ospedale Cardarelli di Campobasso.

Chi avrà bisogno di essere trasportato urgentemente fuori regione in elicottero – come è accaduto anche recentemente e come è successo innumerevoli volte durante la fase più acuta della pandemia da Covid 19 – dovrà continuare a farlo salendo su eliambulanze che atterrano nel parcheggio dello stadio e non, come sarebbe più normale (e veloce), sul tetto del nostro ospedale che ha la sua bella pista di decollo nuova di zecca ma chiusa da vent’anni.   

La proposta che l’azienda sanitaria aveva studiato assieme al gestore (la Solutions srl) non è piaciuta alla Direzione centrale che l’ha bocciata.

“La loro richiesta – come ci ha spiegato il direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano – è quella di prevedere un servizio di assistenza h24 per tutto l’anno rispetto a quello ‘a chiamata’ che volevamo noi e che avrebbe ridotto i costi”.

Il servizio in questione stabilisce, in buona sostanza, che a vigilare sull’elisuperficie ospedaliera dovranno esserci figure molto qualificate. Non semplici vigili del fuoco, ma addetti antincendio con attestato alto rischio e da soccorritore aeroportuale di categoria H2, una persona preposta a intervenire nel malaugurato caso in cui una eliambulanza prenda fuoco con un paziente sofferente a bordo. E per organizzare un servizio del genere h24 ce ne vorrebbero almeno otto adeguatamente formate.

Purtroppo non se può fare a meno e senza il rilascio del decreto istitutivo antincendio (che si aggira intorno ai 250 mila euro l’anno), non si potrà completare l’iter amministrativo per ottenere l’autorizzazione operativa da parte dell’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile come ci aveva spiegato il gestore.

Il dg, pur ammettendo di non avere i 250 mila euro l’anno si è anche detto “fiducioso” nella ricerca di non meglio precisate “altre soluzioni” che sono al vaglio dell’Asrem, della Regione Molise e della struttura commissariale.

“Non voglio anticipare nulla ma sono ottimista che riusciremo a trovare un modo per non spendere tanti soldi pur nel rispetto della prescrizione”. L’ipotesi più accreditata vede il coinvolgimento della Protezione civile del Molise che a quanto ci risulta non ha quel tipo di figura professionale richiesta dalla Direzione centrale dei Vvf.

Quindi, o il direttore Florenzano e il presidente-commissario Toma hanno un grosso coniglio nel loro cappello oppure la Asrem dovrà mettere mano al suo portafoglio e sborsare la somma richiesta per il servizio antincendio così come gli hanno detto di fare i Vigili del fuoco. In tutti i casi i tempi non saranno brevi.

 

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