La polemica

Trivento lascia Unione Comuni: “Obiettivi disattesi”. Minoranza: “Sindaco decide da solo”

“Gli obiettivi programmatici prioritari dell’Unione contenuti nello Statuto non sono stati raggiunti. La nostra è una scelta dolorosa ma necessaria”. Sono le parole del sindaco di Trivento Pasquale Corallo che ufficializza i motivi della fuoriuscita del comune dall’Unione dei comuni Medio Sannio, la più grande d’Italia per il numero dei Comuni partecipanti (Duronia, Fossalto, Limosano, Molise, Pietracupa, Salcito, Sant’Angelo Limosano, San Biase, Torella del Sannio e Trivento) per un bacino di circa 10mila abitanti.

Ieri in Consiglio comunale a Trivento è stato votato il recesso unilaterale dall’Unione “per mancati obiettivi di sviluppo socio-economico”. “Come amministrazione comunale – ha precisato Corallo – abbiamo partecipato a tutte le riunioni votando i vari contenuti di atti e progettualità in maniera responsabile, anche se erano stati ideati prima nel nostro ingresso nell’Unione ed erano indirizzati a favore di altri comuni”. A incidere sulla scelta l’assenza di riunioni dallo scorso agosto, quando è stata rinnovata la presidenza con l’elezione di Ciarallo, sindaco di sant’Angelo Limosano.

La decisione ha scatenato le reazioni della minoranza consiliare e in particolare del gruppo ‘Futuro Trivento’ che in un post su Facebook accusa Corallo: “Con una decisione, come sempre, non condivisa con la minoranza e alquanto autoritaria, il sindaco di Trivento ha deciso di recedere unilateralmente dall’Unione dei Comuni, ente di cui Trivento faceva parte da quasi quattro anni ormai. Strano è che per ratificare questa decisione si è convocato un consiglio comunale in seduta straordinaria dopo solo cinque giorni dalla convocazione dell’ultimo consiglio. La motivazione, piuttosto generica, che si apprende dalla proposta di delibera di consiglio, è che “l’amministrazione non ritiene raggiunti gli obiettivi strategici e programmatici dell’Unione dei comuni”. Peccato che da tre anni il Comune di Trivento ha ben tre rappresentanti nell’unione, compreso il sindaco, e a noi pare che anche da parte loro non ci sia stato molto interesse: tant’è che il sindaco non ha provveduto, in due anni, neanche a convocare un nuovo consiglio comunale per nominare il nuovo rappresentante in seno all’opposizione, dopo che quello che era stato eletto nel giugno del 2019, subito dopo l’insediamento del nuovo consiglio comunale, era stato dichiarato decaduto perché mai presente ai consigli dell’Unione”.

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