L'indagine e le proposte

Cittadinanzattiva: “Troppa attesa per l’ambulanza. Rete emergenza-urgenza va ripensata”

Secondo una indagine di Cittadinanzattiva svolta prima della pandemia il Molise è tra le sette regioni italiane in cui c’è una attesa media tra la chiamata al 118 e l’arrivo dell’ambulanza. Ben 23 minuti occorrono per l’arrivo dei soccorritori rispetto ai 18 stabiliti nei Lea come limite massimo di attesa.

Tutto questo avviene anche perché la nostra è una regione col strade dissestate e comuni che si trovano per la maggior parte in zone disagiate. Se oggi Cittadinanzattiva svolgesse la stessa indagine probabilmente ne verrebbe fuori un quadro addirittura peggiore dati anche i ben noti problemi di carenze in ambito sanitario. Soprattutto sulla linea dell’emergenza-urgenza.

Cittadinanzattiva Molise e Simeu Abruzzo e Molise (Società italiana delle medicina di emergenza-urgenza) evidenziano come “il servizio dell’emergenza-urgenza del territorio debba essere ripensato e implementato per  garantire un livello di efficienza operativa: tempi di attesa, spazi, dotazioni e sovraffollamento, attenzione al dolore e comunicazione con i pazienti. L’articolazione di servizi e presidi, risultano nel Molise  inefficaci ad assicurare una copertura capillare del territorio e un soccorso tempestivo anche nelle zone più disagiate, alcuni i casi fatali registrati negli ultimi mesi.

Insufficienti postazioni medicalizzate, carenza di medici e infermieri, carenza dei servizi territoriali spingono i cittadini a chiamare impropriamente il 118, creando cosi un ingorgo nella gestione dei soccorsi, causando l’intasamento dei mezzi di soccorso, che non potendo ripartire velocemente aggravano notevolmente  i tempi di attesa. Anche i tempi per la sanificazione del mezzo, per ogni trasporto di una persona positiva tra le varie cause.

Altre criticità della rete emergenza-urgenza che desta forte preoccupazione, sono relativi agli accordi extra-regionali con l’ospedale di Pescara e quello di Napoli, previsti nel POS 2022-24. Nell’ottica del rafforzamento del servizio dell’emergenza-urgenza, il servizio di elisoccorso rappresenta un fondamentale mezzo integrativo (e non alternativo delle altre forme di soccorso) essenziale per le situazioni tempo-dipendenti o legate a particolari condizioni assistenziali.

Cittadinanzattiva e Simeu vogliono incidere sull’azione del governo nazionale e regionale per superare i vincoli della L. Balduzzi, con il D.M. 70 del 2015 (Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali , tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera) che prevede per il servizio di elisoccorso delle deroghe al numero di interventi minimi per l’utilizzo delle regioni che hanno necessità di erogare il servizio in situazioni peculiari, quali ad esempio l’assistenza a comunità isolate. L’eliambulanza rappresenta un fondamentale mezzo integrativo, che con protocolli di intervento ben definiti, per il trasporto presso gli idonei presidi ospedalieri, aumenta notevolmente le chance di sopravvivenza.

Nel Molise è importante un servizio di emergenza con elisoccorso H24, che non preveda discontinuità tra le operazioni diurne e notturne e che abbia un livello di efficienza operativa omogenea in tutta la regione, dove infatti gran parte del territorio è difficilmente raggiungibile in tempi rapidi a causa delle infrastrutture viarie (particolarmente critiche in estate per via del traffico nelle direttrici del litoraneo, e ostili in inverno nelle aree montane); in queste condizioni un servizio di emergenza integrato con l’elisoccorso può realmente rappresentare la differenza. Proprio per la realtà territoriale particolarmente disagiata, qual è il territorio molisano”.

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