La versione di primiani

Fiera turismo Rimini: “Stand Molise un angolo ristoro, poi vanno altrove a firmare contratti”

La presenza numerosa di visitatori allo stand del Molise della Ttg Travel Experience di Rimini non convince il consigliere regionale: "Tante passerelle ma niente fatti concreti, gli unici a fare proposte per il settore noi del Movimento 5 Stelle"

Lo stand molisano al Ttg travel experience di Rimini, una delle più importanti fiere del turismo in Italia, è stato visitato da un migliaio di persone nella giornata inaugurale di ieri.  Un buon risultato, penseranno i più, come del resto ha evidenziato anche l’assessorato al turismo nella sua nota alla stampa.

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Ma esattamente cosa hanno fatto questi visitatori al nostro stand? “Hanno preso assaggini gratis di prodotti tipici per poi andare in altri stand a firmare contratti di partnership”.

E’ l’altra versione riferita dal consigliere regionale Angelo Primiani (M5S), presente alla manifestazione e convinto sostenitore della presenza del Molise in vetrine eccezionali come quella riminese.

Primiani a rimini

“Ma c’è modo e modo di partecipare. Lo stand del Molise è una sorta di angolo ristoro e penso che al di là delle passerelle istituzionali, bisogna tracciare le somme della ‘strategia’ turistica messa in campo dal governo regionale. Prendere parte a questo tipo di eventi, così com’è stato per la Bit di Milano, è importante ma non sufficiente. Invece, la visione turistica del governo Toma si esaurisce qui.

Il Molise – dice ancora il portavoce dei 5 Stelle –  infatti, continua a presentarsi in ordine sparso, senza essere in grado di proporre sul mercato un prodotto turistico integrato. In questi quattro anni e mezzo, nei lavori di Consiglio, l’unico impulso concreto per valorizzare il turismo è stato dato dal MoVimento 5 Stelle. Mi riferisco al percorso di ammodernato del settore delle Pro loco, dove siamo riusciti a riformare una legge di 40 anni fa, ormai obsoleta. Abbiamo stimolato, sempre dall’opposizione, lo sviluppo dei servizi turistici di base, introducendo e disciplinando gli ICAT – Uffici comunali di informazione e accoglienza turistica. Con spirito collaborativo, siamo riusciti a porre le basi per interventi capaci di creare occupazione nel settore turistico. Questo perché crediamo fortemente nel valore turistico del Molise e stiamo lavorando per rilanciare l’intero comparto, sfruttando appieno le sue potenzialità inespresse. Seppur dai banchi dell’opposizione, abbiamo messo sul tavolo azioni più concrete rispetto a quelle proposte dall’esecutivo regionale che, dal canto suo, ha registrato continui fallimenti.

A confermarlo sono i numeri e soprattutto i risultati non raggiunti: la Giunta ha investito ben 1,4 milioni di euro per dotarsi di un piano strategico del turismo che, ad oggi, non è mai stato messo in pratica. Gli stessi indicatori di risultato, riportati in quel piano, sono già tutti saltati. Malgrado i proclami, non c’è stata l’attesa riforma del sistema di micro ricettività. Ancora, non abbiamo registrato idee per promuovere sentieri, cammini e turismo esperienziale. Sul fronte del turismo accessibile, purtroppo, siamo fermi al palo, nonostante le nostre proposte e iniziative in materia. Inoltre, era stato paventato un testo unico del turismo, capace di riordinare e semplificare la giungla di leggi che governano il settore, ma anche in questo senso nulla è stato fatto. E nulla si farà, considerando che siamo giunti a fine legislatura, nell’immobilismo generale.

Anche sul turismo, quest’esecutivo dovrà farà i conti con il prossimo giudizio dei molisani, che avranno la possibilità di mettere un punto definitivo ad una gestione politica che ha prodotto solo fumo. Come in fumo è finita l’interessante proposta, anche questa partita da un’intuizione del MoVimento, di istituire una vera ed operativa Film Commission regionale, che in altri contesti ha rappresentato un potentissimo volano per il turismo. È allora giunto il momento di cambiare: i molisani devono scegliere se premiare chi lavora concretamente per il rilancio del Molise o continuare ad assecondare un indecoroso status quo”.

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