Non ci sarà autopsia sul corpo di Alberto Guglielmi, il pensionato che ieri è morto in un incidente stradale avvenuto sulla Tangenziale di Termoli. L’auto su cui viaggiava il 70enne originario di Miranda ma residente a San Salvo, in Abruzzo, si sarebbeè schiantata prima sui blocchi di cemento che dividono in due la carreggiata sul viadotto Petrara per poi precipitare per circa 15 metri sui terreni circostanti.
L’uomo è morto sul colpo per l’impatto violentissimo che non gli ha dato scampo. Nelle scorse ore la Procura della Repubblica di Larino ha disposto l’ispezione cadaverica sulla salma e allo stesso tempo ha avviato accertamenti sull’incidente.
Restano sotto sequestro sia l’auto, la Fiat Sedici su cui è morto Guglielmi, recuperata con complesse operazioni nel corso della notte e della prima mattinata di oggi, sia quel breve tratto del ponte dove il guardrail è stato divelto dalla potenza raggiunta dalla macchina e i new jersey di cemento sono stati leggermente spostati dall’urto violentissimo.
Gli accertamenti della Procura vogliono far luce sulle condizioni di sicurezza del cantiere (aperto da Anas nel febbraio 2022) e sull’effettiva presenza di segnalatori e illuminazione a sufficienza riguardo alla presenza del semaforo mobile che regola il traffico a senso alternato sul ponte che sovrasta il quartiere di Porticone, il viadotto Petrara.
Dopo i soccorsi fra la serata e la notte di ieri, la circolazione è ripresa regolare su quel punto della statale 709, meglio conosciuta come Tangenziale di Termoli. Una strada dove purtroppo già in passato sono avvenuti incidenti mortali, anche sul ponte, mentre poco più di un anno fa un incidente simile per poco non sfociò in tragedia, visto che in quel caso il guardrail resse l’urto e un mezzo restò in bilico, evitando così di precipitare nel vuoto. Poco dopo quell’episodio l’Anas avviò i lavori di rifacimento del guardrail che sono tuttora in corso e sui quali adesso si cerca di fare chiarezza.
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