Pesche

Giovane ingegnere morto in crociera, oggi l’autopsia. Lo zio: “È inciampato e ha battuto la testa”

Questo pomeriggio l'esame irripetibile disposto dall'autorità giudiziaria sul corpo del 35enne che ha perso la vita ieri mattina mentre si trovava nella cabina della nave da crociera. Il sindaco Maria Antenucci: "Modestino lascia un grande vuoto, la sua scomparsa ci sembra impossibile"

L’autorità giudiziaria ha disposto l’autopsia per fare chiarezza sulle cause della morte di Modestino Vespa, il giovane ingegnere originario di Pesche che ha perso la vita durante una crociera sul Mediterraneo. La nave era ormeggiata ieri mattina nel porto di Genova. Il 35enne si trovava nella sua cabina, la vacanza da sogno trascorsa con la fidanzata era quasi agli sgoccioli. Poi il drammatico epilogo: i soccorsi del personale di bordo e dei sanitari del 118 sono stati inutili.

“Era il penultimo giorno della crociera: Modestino stava uscendo dalla doccia, pare sia inciampato su una valigia e abbia picchiato violentemente la testa a terra”, ha raccontato con sofferenza e dolore lo zio di Modestino a Teleregione. “E’ stato chiamato subito il soccorso del personale preposto sulla nave, ma non ce l’ha fatta ed è spirato”.

L’esame autoptico consentirà di mettere in luce ulteriori elementi che consentiranno di capire se la morte di Modestino sia riconducibile solo a cause naturali. Nell’immediatezza del tragico evento infatti era stato ipotizzato un infarto. 

A Pesche, il piccolo paese della provincia di Isernia in cui abita la famiglia Vespa, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Maria Antenucci ha deciso di annullare tutti gli eventi del cartellone estivo. Sarà proclamato poi il lutto cittadino nel giorno dei funerali che saranno fissati nelle prossime ore, dopo che la salma sarà restituita alla famiglia al termine dell’autopsia.

“Abbiamo annullato gli eventi estivi per essere vicini alla famiglia. Modestino lascia un grande vuoto, era parte della comunità di Pesche. La sua scomparsa ci sembra impossibile”, spiega il primo cittadino a Primonumero.

Da un paio di mesi Modestino si era trasferito per motivi di lavoro a Roma. Aveva studiato Ingegneria all’Aquila con passione e profitto, ma al suo paese di origine era sempre rimasto legato e ogni fine settimana tornava a Pesche per trascorrere del tempo con i genitori e la sorella a cui era molto legato. E proprio attorno ai familiari, in queste ore di angoscia e dolore, si è stretta tutta la comunità.

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