Termoli

Litorale, controlli interforze anti-Covid tra la stizza dei bagnanti: “Gli assembramenti sono altrove”

È in corso da questa mattina, 7 luglio, una vasta operazione di controllo delle norme anti-Covid su tutto il litorale termolese. Diverse le pattuglie impegnate nella verifica a tappeto del distanziamento, dell’utilizzo delle mascherine negli spazi comuni e del registro delle presenze che i balneatori sono costretti a prendere quotidianamente e conservare per almeno 14 giorni.

polizia spiaggia rio vivo

Forze dell’ordine impegnate sia sull’arenile Nord che Sud della cittadina adriatica, dal Commissariato di Polizia alla Municipale fino a Carabinieri e Guardia di Finanza. Le disposizioni della Prefettura prevedono controlli a campione negli stabilimenti balneari e nei tratti di spiaggia libera laddove sono stati posizionati i pali di distanziamento dalle Amministrazioni comunali.

spiaggia libera rio vivo paletti distanziamento

Nelle immagini un momento del controllo sulla spiaggia di Rio Vivo, dove da stamattina sono operativi gli agenti della Polizia Municipale coordinati da Rocco Cappella con gli uomini del Commissariato di Polizia di Termoli. Secondo le primissime risultanze non ci sarebbero grandi difformità tra le linee guida e le norme dei decreti a tutela di operatori e bagnanti e la loro applicazione concreta. In ogni caso si andrà avanti con i controlli per l’intera giornata odierna e nei prossimi giorni, ripetendoli a cadenza casuale e estendendoli anche ai lidi di Petacciato, Montenero e Campomarino.

Intanto però i bagnanti che anche oggi affollano la spiaggia malgrado il vento di maestrale e le temperature non caldissime, salutano con disappunto la presenza degli uomini in divisa. Dopo aver sentito diversi sfoghi di residenti e bagnanti arrivati dall’hinterland, abbiamo chiesto direttamente il motivo, pregando loro di spiegarci le ragioni della stizza manifestata durante le verifiche degli agenti. “Non ce l’abbiamo con loro, che stanno facendo il loro lavoro – spiega una donna di Termoli che ha portato al mare la bambina – ma col metodo. Perchè si fanno controlli qui al mare, il luogo dove il distanziamento viene osservato, e non si fa nulla per impedire gli assembramenti in centro?”.

Un altro cittadino, dopo i mugugni, si rivolge direttamente al giornalista: “Non siste stati voi a pubblicare proprio ieri la foto del Corso di Termoli strapieno di gente senza mascherina? Ecco, quello è un posto dove dovrebbero andare a fare le verifiche, non qui in spiaggia”. Nel mirino della polemica c’è la folla fotografata domenica sera sul Viale del passeggio al centro di Termoli.

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Un dipendente di un lido scuote la testa: “Non me lo spiego, sono rimasti un’ora e mezza nello stabilimento a cercare cosa? quando le anomalie sono altrove, bisognerebbe andare a controllare un altro tipo di locali”.

Dal canto loro gli agenti precisano: “Seguiamo direttive ben precise a tutela della sicurezza collettiva e del rispetto delle regole. La spiaggia è uno dei luoghi dove il numero di persone è maggiore e si registra una elevata concentrazione di gente”.  “E comunque – chiarisce un collega – i controlli si fanno dovunque, non solo sulla spiaggia”.

 

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