Le richieste delle associazioni

Dopo il click day, il sistema Mosem: burocrazia e poche risorse frenano le imprese

Ancora proteste da parte del mondo del lavoro per la burocrazia che frena le richieste di aiuti dovuti all’emergenza economica creata dall’epidemia da covid-19.

In una nota, le Direzioni regionali e provinciali di C.N.A. Molise, Casartigiani Molise, Confartigianato Imprese Molise, U.R.A. – C.L.A.A.I. Molise e Confcommercio Molise, dopo aver ricordato i problemi creati dalla scelta del Click day per la presentazione delle domande, evidenziano che “oggi si aggiungono le numerose difficoltà che stanno riscontrando le aziende nella procedura di accreditamento e caricamento delle domande dovute alla lentezza del sistema informatico ‘Mosem’”.

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Secondo le associazioni si tratta di “Difficoltà peraltro di gran lunga prevedibili, considerata la corsa contro il tempo delle migliaia di aziende che in queste ore hanno preso d’assalto il sistema informatico attraverso il quale la Regione Molise ha imposto di presentare le domande e che ha dimostrato tutta la sua inefficienza. Si ribadisce altresì, che la Regione Molise continua a non prendere in considerazione il problema di molte aree territoriali che non dispongono di una velocità di connessione adeguata. Non è plausibile che una gara possa essere falsata a causa di un “gap infrastrutturale” che non dipende dalle imprese”.

Per gli autori della protesta “anche questa procedura, a valere sul Por Fesr-Fse Molise 2014-2020, risulta essere complessa nonostante la situazione di criticità in atto chiedesse semmai velocità e semplificazione. Ciò genera false attese da parte degli imprenditori, convinti di poter attingere alle risorse messe in campo che, tra l’altro, in realtà, sono sufficienti a soddisfare una percentuale molto bassa di imprese, vista l’esiguità dei fondi.

Considerati i tempi strettissimi, se si vogliono evitare discriminazioni tra le imprese che hanno subito in egual misura la crisi devastante che ha colpito l’economia, si supportino semmai le stesse nella prosecuzione dell’attività (finalità peraltro prevista dall’ art. 1 dell’Avviso) posticipando la data a partire dalla quale sarà possibile presentare le richieste, ovvero il 12 giugno, affinchè tutte le imprese potenzialmente beneficiarie possano precaricare la domanda”.

Le associazioni chiedono poi “di rifinanziare la misura in questione in quanto è evidente l’insufficienza delle risorse stanziate (10 milioni di euro) rispetto alla valanga di domande che verranno inoltrate. Il mondo delle imprese attende risposte concrete non giochi alla lotteria.

Ribadiamo l’urgenza, in ogni caso, del confronto con il partenariato per la programmazione immediata delle ulteriori risorse che la Regione dovrà necessariamente mettere in campo”.

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