Campobasso

Supermercati chiusi e misure economiche, la Lega incalza il sindaco

Le proposte degli esponenti del Carroccio di palazzo San Giorgio al sindaco Roberto Gravina e all'assessore al commercio Paola Felice

Dopo il centrosinistra anche gli esponenti della Lega al Comune di Campobasso chiedono al sindaco Roberto Gravina di adottare un provvedimento per chiudere i supermercati del capoluogo nelle giornate del 25 aprile e del 1° maggio. Un appello rivolto contestualmente all’assessore alle Attività Produttive, Paola Felice, e a tutela dei lavoratori della grande distribuzione “che hanno lavorato ininterrottamente dall’inizio dell’emergenza sanitaria”.

Per gli esponenti del Carroccio di palazzo San Giorgio, l’amministrazione deve dare anche ai dipendenti dei supermercati di restare a casa: “L’amministrazione comunale dia l’opportunità a tutti di trascorrerli nelle proprie abitazioni”.

Non solo: il gruppo Lega chiede pure la cancellazione, per il periodo dell’emergenza e della chiusura, per tutte le attività commerciali e imprenditoriali delle tasse comunali.

Ci sono altre misure che per i consiglieri leghisti devono essere intraprese per il graduale ritorno alla normalità: “L’amministrazione comunale deve provvedere a un piano industriale per la riapertura delle attività in termini di sicurezza dei luoghi di lavoro, iniziando innanzitutto da una sanificazione generale, consentendo a tutti coloro che devono tornare al lavoro l’effettuazione dei test sierologici. I cittadini sarebbero maggiormente invogliati e ricominciare a frequentare le attività che, man mano, riapriranno”.

E ancora: “Il Comune deve prevedere il 25% di credito di imposta, che possa aggiungersi al 50% già previsto”.

“Sono tutte misure indispensabili – conclude la Lega di Campobasso – per infondere fiducia agli esercenti, ma anche all’utenza. È necessario che si torni, quanto prima, alla normalità, aiutati da Governo, Regione Molise e Comune, perché altrimenti si rischia il default della nostra amata città”.

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