Il molise che sfida la crisi

Dai borghi rigenerati al magnegas. Il Gal Molise, ‘faro’ per idee e progetti innovativi

Mentre i dati attestano le difficoltà della nostra economia, c'è chi lavora per intercettare i finanziamenti europei e finanziare progetti di sviluppo: l'Agenzia che ha sede all'interno dell'Incubatore delle imprese di via Monsignor Bologna a Campobasso opera da 25 anni ed è nata su un'idea del compianto Antonio Di Lallo. I suoi collaboratori ne hanno raccolto l'eredità e raccontano la loro attività.

E’ già passato un quarto di secolo. Era il 1994 quando il compianto Antonio Di Lallo ebbe un’idea geniale per favorire lo sviluppo delle piccole aziende molisane: studiò una modalità innovativa, partendo dall’ascolto del territorio. E’ stata la spinta per la nascita del Gal Molise verso il 2000, l’Agenzia per lo sviluppo locale, società consortile costituita da Comuni, associazioni di categoria e piccole e medie imprese.

Tutto insomma è nato grazie ad una sfida coraggiosa. Un’eredità preziosa che i collaboratori del fondatore Antonio Di Lallo stanno portando avanti. E 25 anni dopo, il Gal è forse uno dei motori più vivaci dell’economia molisana, il cuore pulsante di progetti ad ampio raggio. E non poteva che essere così già a partire dalla ‘location’ scelta come quartier generale: l’Incubatore delle imprese di via Monsignor Bologna a Campobasso, spazio che accoglie anche diverse start-up. 

Per chi non lo sapesse, per rilanciare le aree più arretrate l’Unione europea mette a disposizione piani e appositi finanziamenti. Tra questi c’è il programma ‘Leader’, la cui gestione è il principale compito del Gal Molise. Non solo: l’agenzia si occupa anche di progetti di cooperazione e di attività di assistenza tecnica e formazione professionale alle imprese.

“La peculiarità del programma Leader – spiegano i soci – è nella peculiarità dell’approccio: dal basso verso l’alto. Cosa vuol dire? Al contrario di tutti gli altri finanziamenti dell’Unione europea, in questo caso è il territorio a richiedere di cosa ha bisogno, che decide quanti finanziamenti occorrono e come utilizzarli. Quindi, la programmazione dei fondi Leader parte dal territorio e questa operazione avviene sulla base degli incontri svolti con gli operatori del territorio. E’ sulla base di questi confronti che è stata elaborata una strategia, definito PSL, il Piano di sviluppo locale”.

Grazie al Gal Molise ad esempio sono stati finanziati il progetto dei ‘borghi rigenerati’, opere all’interno di boschi e aree come l’Oasi Wwf di Guardiaregia e il Parco dell’Annunziata di Casalciprano, interventi per favorire il turismo ambientale (ristrutturazione di rifugi, creazione di sentieri didattici, o progetti per il turismo accessibile, in pratica dedicato alle strutture ricettive e rivolto a disabili, anziani, famiglie con bambini.

Particolarmente innovativo poi il progetto (realizzato in collaborazione con FuturoIdea di Benevento) per la tecnologia ‘magnegas’ per la produzione di gas ecosostenibile dalle acque di vegetazione, considerato uno dei combustibili del futuro perchè utilizza gli scarti del frantoio per produrre energia. La sperimentazione è avvenuta in un frantoio di Bagnoli. 

E poi i progetti di cooperazione e la strategia delle aree interne per Fortore, Matese e Medio Sannio. Inoltre, se qualche Comune ha bisogno di un supporto tecnico, si può rivolgere all’equipe tecnica del Gal Molise verso il 2000.

Gal Molise

Il Gruppo di Lavoro del Gal Molise Verso il 2000 ha fornito e fornisce assistenza tecnica e supporto su programmi e bandi comunitari, nazionali e regionali. Al momento sono in corso di attuazione i bandi relativi alla Strategia Aree Interne e i Progetti integrati di sviluppo territoriale: parliamo dei Pit (Progetti integrati di sviluppo territoriale) e dei Pai (Progetto aree interne).

Inoltre il Gal è anche ente di formazione e ha organizzato, ad esempio, i corsi per formare operatori lattiero-caseari.

Rilancio, sviluppo, idee innovative: queste le parole chiave dell’azione del Gal. L’obiettivo è favorire l’economia delle aree interne che sono sempre più spopolate. Il Molise – come certificato da vari studi – rischia l’estinzione. Per fortuna, c’è chi stringe i denti, si rimbocca le maniche e prova ad opporsi all’incombente desertificazione.

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