Operazione street predators

Rubavano auto e bancomat ai turisti sui lungomari tra Ortona e Termoli: 8 arresti

Sei in carcere, 2 con obbligo di dimora: a Vasto i carabinieri stroncano una organizzazione costituita in gran parte da famiglie rom dedita ai furti di autovetture sulla costa in danno di turisti e visitatori.

Sei in carcere, 2 con obbligo di dimora: a Vasto i carabinieri stroncano una organizzazione costituita in gran parte da famiglie rom dedita ai furti di autovetture sulla costa in danno di turisti e Auto rubate sui lungomare della costa adriatica e in particolare a Termoli, Montenero di Bisaccia, Vasto, Torino di Sangro, Fossacesia e Ortona: 8 persone sono state arrestate oggi all’alba nell’operazione denominata “Street Predators” messa a segno dal Nor di Vasto insieme alle compagnie di Campobasso e Termoli. Al blitz hanno preso parte anche unità cinofil e l’equipaggio del 5° Elinucleo di Pescara. Tre degli indagati, inoltre, erano stati già arrestati esattamente un anno fa in flagranza per un furto a Termoli.

Auto rubate e uso fraudolento di bancomat, come mostra il video dell’Arma (per il quale ringraziamo Zona Locale, come pure per le fotografie allegate): sono diversi i reati contestati agli 8 finiti in carcere, tra cui una donna, che vanno dall’associazione per delinquere a indebito utilizzo di carte di pagamento, dal furto aggravato alla ricettazione.

Il  provvedimento cautelare è stato emesso da gip del Tribunale di Vasto su richiesta del sostituto procuratore e riguarda 4 finiti in carcere e due ai domiciliari.

Si tratta di B.F. (Vasto, classe 1972), S.M. (Vasto, classe 1973), B.R. (Vasto, classe 1971), B.V. (Vasto, classe 1994), Z.P. (Vasto, classe 1966), T.I.L. (romena, classe 1988), C.G. (Vasto, classe 1965), Z.G. (Vasto, classe 1996). Gli arrestati fanno parte di alcune famiglie rom residenti a Vasto, che per gli inquirenti sono anche tra i principali “gestori” del mercato dello spaccio sulla costa adriatica.  Alcuni sono difesi dal penalista termolese Pino Sciarretta, che in queste ore li sta incontrando nel penitenziario abruzzese.

Ricostruita la modalità dei furti: secondo la ricostruzione degli investigatori, gli indagati rubavano le vetture parcheggiate tra la spiaggia di Punta Penna, l’ex tracciato ferroviario e sulla Statale 16, e usavano le carte di credito rubate per acquistare benzina e altro grazie anche ad attività commerciali compiacenti.

Sono 53 i capi di imputazione e per gli 8 arrestati c’è la recidiva ultraquinquennale.

Le vittime dei furti erano soprattutto turisti, mentre i fatti contestati si riferiscono ai mesi tra maggio e settembre 2018, quando sono state denunciate parecchie “sparizioni” di autovetture in Molise.

Una volta messo a segno il furto, gli autori andavano a ritirare contanti negli sportelli automatici di Vasto e San Salvo, o ad acquistare carburante, col volto travisato da un cappuccio o da un cappello ad hoc.

Le carte in alcuni casi venivano usate in attività commerciali compiacenti, specialmente in un bar di Vasto Marina (gestito da uno degli indagati) che simulava acquisti mai avvenuti. Sarebbero stati effettuati prelievi illeciti per oltre 30mila euro.

 

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