Progetto riqualificazione di termoli

Il Tar accoglie ricorso contro il tunnel. Roberti esulta: “Capitolo chiuso”. Sbrocca: “Ma se tu lo volevi!”

A tre giorni dal voto le motivazioni del Tribunale Amministrativo di Campobasso, che dà ragione al Comitato No Tunnel per quanto riguarda l’assenza della Vas (valutazione ambientale strategica) e. annulla numerosi atti di Giunta e ComuneForti implicazioni politiche dietro la decisione. Esulta Roberti: “Ciao Angelo, capitolo chiuso”. L’uscente Sbrocca: “E’ solo il primo grado di giudizio, e poi tu Roberti eri d'accordo con noi, ora stai solo raccattando voti”.

Esattamente tre giorni prima del voto per il ballottaggio che vede in corsa, contro Francesco Roberti del centrodestra, il sindaco di Termoli uscente Angelo Sbrocca, strenuo sostenitore del progetto di riqualificazione del centro con relativo passante sotterraneo, arriva la decisione del Tribunale amministrativo regionale. Accolto, in buona parte, il ricorso contro l’opera presentato dal comitato No Tunnel, Nick Di Michele (candidato sindaco 5 Stelle che per poco non è andato al ballottaggio contro Il centrodestra) e da Pietro D’Andrea presidente della Fiba Confesercenti. Un accoglimento parziale, ma sufficiente per ora  (in attesa di possibili ulteriori gradi giurisprudenziali) a mettere una pietra sopra l’opera di riqualificazione affidata alla ditta De Francesco costruzioni Srl con Project financing per oltre 19 milioni di euro.

Una notizia che inevitabilmente ha delle pesantissime ripercussioni politiche proprio perché, attesa da oltre 5 mesi (dopo la mancata sospensiva di dicembre) arriva a poche ore dal ballottaggio.

Risale al 20 marzo 2019 la decisione resa nota oggi con motivazioni dal presidente Silvestri, dai giudici Ciliberti e Luce. Una decisione che dichiara in parte inammissibile e in parte accoglie il ricorso, “ e per l’effetto annulla tutti gli atti impugnati”. Atti che sono numerosissimi, tra delibere e determine, e che hanno visto al centro della decisione della giustizia amministrativa il lavoro di Giunta e Consiglio, che di fatto ha costituito attraverso gli “atti” l’asse portante del progetto a livello istituzionale.

Il motivo che ha spinto il Tar ad accogliere il ricorso e ad annullare i provvedimenti non è la presunta negazione del referendum consultivo, che non si è volto in quanto quesiti erano sbagliati e non sono stati corretti, bensì argomenti di natura molto più tecnica.

Nodo cruciale è la mancata valutazione strategica (Vas) che secondo il Comune di Termoli non era necessaria e che invece il Tar ha ritenuto essere una carenza che rimette in discussione, come conseguenza, l’intera procedura.

Meno d’accordo sono i giudici sulla mancata Via, valutazione di impatto ambientale, screening che per il Comune era stato regolarmente avviato.

La decisione del Tar è comunque una “botta” sul piano politico, tanto più in questi giorni in cui il Tunnel è argomento di forte dibattito e motivo di campagna elettorale, tanto che alcuni esponenti dei No Tunnel, fra cui ci sono anche simpatizzanti de La Rete della sinistra e del Movimento 5 Stelle (entrambi in corsa alle elezioni amministrative e fuori dal ballottaggio, ma con un elettorato che dovrà votare domenica) hanno incontrato l’aspirante sindaco Roberti per un confronto sull’opera che, sostengono, “Sbrocca non ha voluto fare, dichiarandosi disponibile a un confronto con il solo Roberti”.

L’incontro fra No Tunnel e Roberti è stato “positivo” secondo il comitato: “Si sono gettati le basi per un dialogo costruttivo con la parte politica che, nel caso il candidato Roberti dovesse essere eletto Sindaco, dovrà essere riempito di ulteriori contenuti quali il miglioramento degli strumenti partecipativi a disposizione dei cittadini, della indispensabile approvazione degli strumenti di pianificazione come la revisione del Piano Regolatore e dei Piani della Mobilità e non ultima, la richiesta alla Regione di una legge urbanistica a tutela del territorio”.

Esulta Francesco Roberti, che del No al Tunnel ha fatto una bandiera del periodo di campagna elettorale (“Ho capito che l’80 per cento dei termolesi non lo vuole” ha dichiarato spiegando le ragioni per cui ha rimodulato la sua posizione) e che da Facebook con un video rilancia: “Vi do una buona notizia: il tribunale ha accolto il ricorso contro il tunnel, quindi capitolo chiuso. Procedura è stata sbagliata, ora il ripristino della legalità”. Questo secondo il candidato sostenuto da Forza Italia, lega, Fratelli d’Italia, Popolari e Liste civiche, che saluta ironicamente Sbrocca prospettandogli la pietra tombale con un “Ciao Angelo”.

Angelo Sbrocca, da parte sua, ammette la sconfitta quantomeno in primo grado, visto che il comune di Termoli insieme alla ditta De Francesco si è costituito in giudizio contro il comitato No Tunnel. “Ne prendo atto, massimo rispetto per i provvedimenti giudiziari, anche quelli che non condivido. Ma – avverte – si tratta solo di un primo grado di giudizio”.

Da Sbrocca anche una risposta politica, che arriva anche questa via facebook con un video, a Roberti. “Il candidato Roberti festeggia per un ricorso nel quale lui non ha avuto alcun ruolo, anzi fino a pochi mesi fa lui e tutta la sua coalizione erano a favore del progetto di riqualificazione! Noi continuiamo a credere che Termoli debba crescere e che il progetto sia un valido strumento per risollevare l’economia della città e creare posti di lavoro. Scelgano i termolesi se credere a chi ha dimostrato con i fatti di migliorare la città o a chi continua a promettere posti di lavoro senza alcun progetto o cambiando continuamente idea pur di raccattare voti”. 

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