Campobasso

Incursione notturna nelle sale protette della Cattolica: è giallo. Si indaga su manomissioni e biglietto anonimo

La scorsa notte qualcuno si è introdotto in un'area protetta del presidio sanitario di Largo Gemelli. Questa mattina sono stati allertati Carabinieri e Polizia giunti sul posto per i riscontri. Da una prima ricostruzione, sarebbe stato manomesso l'impianto di ossigenazione e la persona che è entrata avrebbe lasciato uno scritto anonimo. Scattano le indagini della Digos.

Chi si è introdotto all’interno della Fondazione Giovanni Paolo II entrando nelle sale sanitarie protette? E perchè? C’è una indagine della Digos per chiarire quello che sembra un vero e proprio giallo. Tutto è successo la scorsa notte, quando le sale operatorie non sono in funzione. Approfittando del buio e del fatto che a quell’ora la struttura fosse semideserta, qualcuno è entrato facendo scattare il sistema di protezione dell’ospedale che si trova in Largo Gemelli, nella zona di contrada Tappino a Campobasso.

Dopo l’allarme, direttamente collegato con la caserma dei Carabinieri, questa mattina – 25 marzo – i militari e la Polizia sono giunti sul posto per verificare che fosse tutto a posto. Inizialmente infatti si era ipotizzato che che un dipendente o un parente di qualche paziente ricoverato fosse entrato distrattamente nell’area sanitaria protetta ‘perdendo’ l’orientamento all’interno dell’ospedale. Oppure si era pensato che potesse essere un ladro in cerca di qualcosa da rubare.

Tuttavia, dai primi riscontri sembra che qualcuno abbia manomesso l’impianto di ossigenazione delle sale operatorie e avrebbe anche lasciato un biglietto anonimo. 

La Digos ha avviato  le indagini per accertare cosa sia successo e per rintracciare il responsabile dell’accaduto, capire i motivi di un gesto in apparenza inspiegabile.

Intanto dalla Direzione generale del centro di ricerca e cura spiegano che sarebbero stati “alcuni vandali” ad introdursi nelle sale operatorie della Fondazione “Giovanni Paolo II”.  “E’ scattato immediatamente il protocollo di sicurezza.  Le forze dell’ordine – riferiscono in una nota stampa – sono accorse prontamente sul posto e stanno svolgendo accurate indagini. L’area interessata, durante le ore notturne è chiusa ed  è localizzata in una zona molto distanze dalle degenze (quindi dai pazienti). Attualmente sono in corso le verifiche e i collaudi previsti dalle procedure di sicurezza. Non si registrano danni permanenti e nel più breve tempo possibile il servizio verrà ripristinato. Il personale della Fondazione sta collaborando attivamente con la Polizia, per individuare i responsabili dell’accaduto”.

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