Cerimonia di apertura

Erasmus+, studenti e popoli che si incontrano. Montenero accoglie i Cittadini Europei di domani

Si è svolta lunedì pomeriggio, 18 febbraio, a Montenero di Bisaccia la cerimonia di apertura delle attività di Erasmus+ “Cittadini Europei di domani” per il biennio 2018-2020. L’apertura simbolica della mobilità, accompagnata dall’orchestra della scuola, si è rivelata una vera e propria festa per i ragazzi della scuola, per quanti in questi giorni accolgono alunni di altri paesi nelle loro famiglie e per l’intera comunità di Montenero.

Erasmus a Montenero

Ad aprire la cerimonia è stata la Dirigente Scolastica, la professoressa Patrizia Ancora, che ha accolto le delegazioni rivolgendo loro un caloroso discorso di benvenuto concluso da una citazione di “Poesia diversa” di Danilo Dolci che racchiude il senso dell’esperienza Erasmus: tanti stili di apprendimento saranno al centro di questo progetto, tante necessità emergono nella scuola, tante nature si ritrovano riunite, ma in tanta differenza il filo conduttore è sognare per il futuro.

Un futuro che possiamo intravedere nell’esperienza di scambio culturale che, ricorda la Dirigente, può essere occasione di crescita umana; proprio cogliendo la bellezza di questa esperienza, l’assessore Massimo Di Stefano, in rappresentanza del Sindaco e dell’Amministrazione, ha porto il benvenuto e i saluti agli ospiti che per una settimana faranno parte della comunità.

Ogni Stato partecipante ha fatto conoscere la propria delegazione: dopo i ragazzi delle medie di Montenero e di Mafalda, si sono presentati studenti e insegnanti di Macedonia, Portogallo, Romania e Turchia. Con parole e immagini è iniziato un viaggio tra i Paesi partecipanti che ha suscitato interesse, curiosità e desiderio di conoscere e, magari, vedere e visitare di persona.

In conclusione, un medley di colonne sonore interpretato dai professori di musica e di strumento della scuola ha suggellato l’evento. La serata è proseguita con una cena internazionale, una bella occasione per conoscersi anche attraverso la cucina tradizionale.

commenta