Campobasso

Molise pride, c’è chi dice no. “Politica pensi di più alla famiglia tradizionale”

Chiedono alla politica di occuparsi “seriamente e in modo duraturo” della famiglia tradizionale. E condannano gli organizzatori del Molise pride che si svolgerà a Campobasso il 28 luglio.

A meno di due settimane dall’evento nazionale che porterà in piazza, per la prima volta in Molise, la rivendicazione dei diritti del popolo Lgbt (Lesbiche, Gay, Bisex e Trans), si alza una voce di dissenso dalla sezione campobassana dell’Istituto per la famiglia.

“La nostra città, le nostre famiglie, i nostri bambini – scrive il presidente dell’associazione Carmine Mancini – vedranno sfilare uomini e donne che, ballando mezzi nudi per le strade del centro, come già visto nelle città italiane che hanno autorizzato tali manifestazioni, vorrebbero mostrare e dimostrare che la famiglia non deve essere necessariamente uomo-donna-figlio. Pertanto, nel pieno rispetto delle scelte che ogni essere umano, nella sua totale libertà, può e deve esercitare, l’associazione Istituto Per la Famiglia, vuole esprimere la netta contrarietà verso ogni tipo di manifestazione che si oppone all’etica umana e cristiana!

In tempi in cui la nostra società è ormai denudata dei propri valori e profondamente lacerata da una devastante crisi economica ed etico morale, vogliamo rivolgere il nostro invito ai nostri governatori e amministratori che avendo preso un impegno in campagna elettorale, anziché fornire saltuariamente piccoli contributi, possano volgere piuttosto un serio e duraturo sostegno alla famiglia naturale, che sempre più spesso è vittima di scarsa considerazione da parte delle istituzioni pubbliche (in questo anche trova il suo scopo sociale l’IPF), il che va causando ferite sempre più profonde a tutta la comunità!”.

 

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