Cronache

Un cinghiale gigante sbuca dall’erba e finisce contro il cofano: auto distrutta e paura

L’incidente è accaduto giovedì sera attorno alle 21 sul rettilineo che collega San Giacomo degli Schiavoni a Guglionesi. Una bmw guidata da un giovane diretto a Termoli ha investito un grosso cinghiale saltato fuori di colpo dalla vegetazione. L’animale ha sfondato il paraurti della vettura, causando danni per migliaia di euro al veicolo, mentre l’impatto ha fatto esplodere gli air bug e il conducente è rimasto ferito in maniera lieve. L’intervento provvidenziale di un cacciatore ha permesso di rendere "innocuo" il cinghiale tramortito. Chiamati 118, carabinieri e Forestale. La Provinciale ha subito disagi al traffico fino a tarda sera.

E’ successo ancora una volta, e ancora una volta il conducente della vettura che si è schiantata contro un cinghiale sbucato improvvisamente sulla strada è stato fortunato. Per lui, un trentenne di Guglionesi che ieri sera giovedì 26 maggio stava percorrendo la Provinciale che collega il paese con Termoli, solo ferite lievi.

La paura, invece, è stata grande. Come pure i danni all’auto, una Bmw uscita distrutta nella parte anteriore dal violento impatto contro un cinghiale particolarmente robusto. Erano circa le 21 quando si è verificato l’incidente che per quasi due ore ha rallentato e in parte paralizzato il traffico, con auto costrette a un difficoltoso slalom e perfino impossibilitate a proseguire, nell’attesa dei soccorsi e dell’arrivo delle forze dell’ordine, contattate da alcuni automobilisti che si sono fermati a prestare i primi aiuti quando hanno notato la vettura ferma e pesantemente ammaccata al centro della strada buia, con pezzi di carrozzeria disseminati attorno.

Alla guida un giovane che a malapena si è accorto di essersi schiantato contro il cinghiale, tanto rapida è stata la dinamica. «Non l’ho visto, fino a un attimo prima non c’era e la strada era libera. Poi ho sentito il botto, ho visto una massa scura e pesante nel buio, si sono aperti gli air bag, non ho capito più niente» racconta il conducente, ferito in maniera lieve ma visibilmente scioccato dall’episodio che ha radunato sul ciglio della strada alcuni conoscenti preoccupati. Fra loro il provvidenziale arrivo di un cacciatore che ha legato le zampe del cinghiale tramortito prima del risveglio, allertando la Forestale.

L’animale, infatti, un esemplare enorme e pesante, non è morto. I suoi occhi erano aperti quando è stato “messo in sicurezza” per evitare che, riprendendosi dalla botta e pazzo di dolore e paura, potesse aggredire qualcuno. «L’auto si è fermata – continua il giovane al volante della Bmw, scosso – e solo quando sono sceso ho realizzato cosa era accaduto. Il cinghiale ha battuto contro il cofano, rimbalzando poi sul segnale stradale – racconta mostrando il palo divelto dal colpo – e atterrando sull’asfalto».

Paura, tanta. E comprensibilmente. L’auto ha riportati danni per migliaia di euro, secondo una stima superficiale, mentre si è scatenato il panico in paese per la presenza di esemplari di cinghiale nella zona del bosco di San Giacomo, verosimilmente l’habitat dell’animale finito sulla strada. Era accaduta una cosa simile solo pochi giorni fa, a Rotello. Un giovane uscito da una galleria aveva investito un cinghiale, uscendo miracolosamente illeso dal sinistro. La presenza poi di cinghiali sulle spiagge abruzzesi e molisane, dove sono stati avvistati animali e scoperte impronte, restituisce la cifra del pericolo che si corre. Quella dei cinghiali è ormai, a tutti gli effetti, una emergenza. e non solo per gli agricoltori che si vedono compromessi i raccolti, ma anche per la sicurezza degli automobilisti e finanche per quella dei bagnanti.

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