Corpus domini avvelenato

Turni massacranti con 18 agenti in meno. Vigili in rivolta: “Volevamo boicottare il servizio”

Esplode il malcontento della Polizia Municipale impegnata in questi giorni a garantire i servizi straordinari di sicurezza predisposti per il Corpus Domini. Da tre anni i rappresentanti sindacali dei vigili urbani denunciano la carenza di organico e di mezzi: "Servirebbero diciotto agenti in più, utilizziamo mezzi che hanno quasi 30 anni. Forse il lavoro straordinario di questi giorni non ci sarà nemmeno retribuito. Siamo arrivati al limite, il Comune deve rimediare a questa situazione".

Nella città blindata per Corpus Domini anche loro sono in prima linea a presidiare i check-point previsti nel piano di sicurezza predisposto da Prefettura e Questura. In questi giorni la sera non staccano alle 22, ma due ore dopo. E forse gli straordinari non verranno nemmeno retribuiti.

E’ l’ennesima tegola per gli agenti della Polizia Municipale della città, da tre anni in crisi di organico e senza un comandante ‘in divisa’ né mezzi adeguati. Per garantire il servizio servirebbero 18 unità in più in condizioni normali. Una questione portata sul tavolo del prefetto con il tentativo di conciliazione che non è finito come previsto.


«Siamo 45 vigili, ma dovremmo essere 63 agenti di Polizia Municipali. C’è quindi una carenza di 18 unità. Abbiamo il 35% degli agenti in meno», denuncia Giuseppe Marrone, delegato aziendale di Uil Fpl nonché rsu, che convoca la stampa il pomeriggio del 16 giugno nel clou della festa più importante del capoluogo. A loro è stato chiesto un extra di lavoro che ha suscitato reazioni di protesta. La misura dunque è colma.
Tra i vigili urbani, da un mese in stato di agitazione, la tentazione di incrociare le braccia è stata forte. «Avevamo preventivato lo sciopero dallo straordinario in questi tre giorni. Non lo abbiamo fatto solo perché sarebbe scattata la precettazione», osserva Marrone. Al suo fianco Gaetano Barbagallo, segretario regionale della Uil Fpl, e il massimo rappresentante della Uiltucs Pasquale Guarracino.
A palazzo San Giorgio conoscono fin troppo bene la situazione. «E’ lo stesso Comune di Campobasso ad avere accertato la carenza dell’organico della Polizia Municipale con la delibera di giunta del 21 dicembre 2016: per il sevizio a Campobasso occorrerebbero 63 agenti. Ma poi – puntualizza Guarracino – è lo stesso Comune che non trova soluzioni e non individua un percorso per sanare questa carenza. E’ ancora più assurdo che in questi tre giorni del Corpus Domini i vigili urbani sono costretti a lavorare senza sapere se pagheranno lo straordinario».


L’elenco delle cose che non funzionano è lungo. La Polizia Municipale non ha un comandante da tre anni. «Con tutta la stima per il dirigente Matteo Iacovelli, la Polizia Municipale ha bisogno di un dirigente a tempo pieno – insistono i tre rappresentanti sindacali – non solo di una persona che se ne occupa per un paio di giorni a settimana. Quando lui non c’è, non può affidare il corpo a qualcun altro perché mancano pure i funzionari. Ma un esercito per funzionare ha bisogno di militari e di chi comanda».


Pure i mezzi utilizzati dai vigili urbani di Campobasso sono troppo vecchi: le auto in dotazione hanno quasi 30 anni di servizio. L’unica vettura acquistata di recente – peraltro con i fondi della Municipale – è la famosa Fiat Tipo utilizzata dal sindaco e dal super manager del Comune per gli spostamenti. Una storia che, è noto, è finita all’attenzione della Procura e della Corte dei Conti.

«Abbiamo autoveicoli immatricolati nel 1995-‘96», tuona Marrone. «Quando avremo gli atti sulla Fiat Tipo, chi si è reso responsabile di eventuali azioni illegittime dovrà prendersene la responsabilità». Sarebbe ad ogni modo la dimostrazione di voler «denigrare completamente il corpo di Polizia Municipale e soprattutto i cittadini».


Un altro problema è la sede del Comando: da dieci anni quella di via Toscana è provvisoria. I vigili urbani dovrebbero essere spostati nella palazzina di via Marche. «Ma anche su questo – insiste il rappresentante delle rsu – non abbiamo certezze. In via Toscana siamo in una situazione di promiscuità con i condomini e il personale dell’Asrem. Inoltre, i garage con le vetture di servizio sono a cinque chilometri. Questo è un altro disservizio per noi».


La Polizia Municipale lancia perciò l’ultimatum: aspetterà pochi mesi per vedere le mosse del sindaco Antonio Battista. «Il Comune – spiega Barbagallo – ci ha assicurato che entro ottobre prepareranno la pianta organica per il 2018 anche perché pare che da parte dello Stato ci sia un’apertura per l’incremento degli organici. Noi ci aspettiamo che vengano messi in bilancio i fondi per le assunzioni e che poi si proceda in tal senso». Il tempo è scaduto: «Il nostro è un ultimatum, a tutto c’è un limite. Non ci diverte creare disagio ai cittadini, ma siamo costretti a farci ascoltare sui nostri diritti».

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