Cronache

Aggressione al bar con pugni, calci e bastonate: torna in carcere il 23enne termolese

Giovedì scorso, 1° giugno, C.M, termolese 23enne pregiudicato, in affidamento ai servizi sociali, aveva picchiato a causa di uno sguardo di troppo un 39enne nel piazzale tra il bar e il distributore dell’Ip sul lungomare nord. Calci, pugni e un bastone poi ritrovato nella sua auto e sequestrato. Il ragazzo è tornato in carcere nel penitenziario di Larino, mentre proseguono gli accertamenti da parte della Polizia del commissariato di Termoli giunta sul posto per le indagini insieme ai sanitari del 118 che hanno soccorso la vittima dell’aggressione.

Il 23enne autore dell’aggressione dello scorso primo giugno all’interno del bar del distributore Ip sul lungomare nord e poi nel piazzale esterno è tornato in carcere. Dopo i fatti di cui è stato protagonista, gli uomini della Polizia del commissariato di Termoli lo hanno ricondotto nel penitenziario di contrada Monte Arcano a Larino sospendendo quindi il provvedimento dell’affidamento ai servizi sociali.

Nelle prime ore di giovedì scorso, intorno alle 2, C.M., pluripregiudicato, era arrivato nel bar sul litorale nord e per una serie di futili motivi, come sottolineano anche gli agenti di polizia, aveva colpito con pugni in pieno volto e una bottiglia di vetro un 39enne. Alle origini dell’aggressione, sfociata poi anche con dei colpi con un bastone nel piazzale del distributore, uno sguardo di troppo per il quale il 39enne si era lamentato a voce alta e che aveva scatenato il 23enne.

Al termolese è stato quindi sospeso il provvedimento di affidamento ai servizi sociali che gli era stato concesso in precedenza. Il ragazzo risulta già condannato per altri reati ed era stato affidato ai lavori di rieducazione e di riabilitazione dei servizi sociali, ma dopo l’ultimo episodio di cronaca questa mattina, martedì 6 giugno, è tornato in carcere.

Gli uomini del commissariato di via Cina erano giunti sul posto e avevano trovato nell’auto del 23enne il bastone macchiato di sangue utilizzato per colpire il 39enne, l’oggetto era stato poi sequestrato come anche l’auto. Sulla vicenda intanto la Polizia sta continuando ad indagare.

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