Parco quiri a vinchiaturo

Indagini sullo strano incendio nella villetta del parco-fantasma. Si sospetta un rogo doloso

Un dispetto? Un avvertimento? I carabinieri di Bojano indagano su un singolare incendio avvenuto in una data imprecisata delle ultime settimane nel Parco Quiri, costruito come residenza estiva per campani e oggi praticamente disabitato. Il fumo ha danneggiato una delle abitazioni del villaggio a ridosso della Statale 87, ma il proprietario - che vive altrove - si è accorto dell’accaduto solo domenica, quando è passato per un controllo. I vigili del Fuoco sono intervenuti e hanno fatto un sopralluogo approfondito. La porta di ingresso risultava danneggiata: forse dietro il rogo c’è un tentativo di furto andato male. Ma non si può escludere un cortocircuito accidentale.

Vanno avanti le indagini sull’incendio che in una data imprecisata delle ultime settimane ha coinvolto una villetta del parco Quiri a Vinchiaturo.
Dal sopralluogo che i vigili del fuoco di Campobasso hanno fatto domenica mattina – quando il proprietario è rientrato per uno dei soliti controlli dell’abitazione nella quale non vive ma nella quale risulta residente – sono emessi elementi che farebbero propendere per l’ipotesi del dolo. La porta d’ingresso risultata infatti forzata, e anche i carabinieri coordinati dal capitano De Chiara, che dirige la compagnia di Bojano, ritengono che ci possa essere stata una effrazione nel villaggio residenziale, costruito diversi anni fa e oggi praticamente deserto.

Nessuno ha visto o sentito niente: d’altra parte in quella zona che era stata pensata per promuovere il turismo come area di residenza estiva, soprattutto per i campani che difatti hanno acquistato in massa e a costi bassissimi gli alloggi, vive una sola persona che non ha saputo aiutare gli inquirenti in alcun modo.

Un dispetto? Una ritorsione? Non si esclude nulla, nemmeno la causa accidentale dovuta a un cortocircuito. Però il particolare dell’ingresso forzato, insieme alla tipologia di rogo che si è sviluppato non prima di alcuni giorni fa, lasciano ipotizzare una matrice dolosa la cui dinamica è ora al vaglio degli investigatori di Bojano che naturalmente, come da protocollo, hanno informato la Procura della Repubblica
Il rogo sarebbe partito dalla camera da letto ma non si sarebbe sviluppato attraverso le fiamme, visto che i danni sono molto limitati. E’ stato il fumo denso e prolungato – anche perché tutte le finestre erano chiuse – ad annerire le pareti e a creare il danno maggiore alla struttura, che il proprietario – il quale lavora fuori regione – ha acquistato diversi anni fa e nella quale fa rientro ogni tanto per verificare che sia tutto a posto. In questo caso tutto a posto non lo era. Ma se dietro ci sia la mano di un ladro rancoroso che ha appiccato il fuoco perché non è riuscito a trafugare nulla a Parco Quiri, villaggio a ridosso della Statale, o qualcosa di più grave e di più inquietante, per il momento non si sa: ci sono solo sospetti, mentre le indagini vanno avanti.

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